Accoltellato all’emitorace questa notte a Napoli. Per Raffaele Perinelli non c’è stato nulla da fare ed è morto subito dopo essere giunto al Pronto Soccorso per le ferite riportate. E’ stato accompagnato all’ospedale Cardarelli da un ragazzo che guidava un’auto privata e di cui si sono perse le tracce. Probabilmente il giovane che ha portato Perinelli all’ospedale sa chi ha colpito mortalmente il 21enne. Subito al Pronto Soccorso sono giunti parenti e amici, ancora sgomenti per l’accaduto. Perinelli abitava in via Caprera, nel quartiere Miano e giocava a calcio come dilettante nel ruolo di terzino sinistro. Al momento stava cercando di essere ingaggiato da una squadra, dopo aver indossato le maglie del Sant’Agnello, del Gragnano e della Turris e aver quindi giocato in serie D. Circa due settimane fa la sua ex squadra Turris era stata condannata al risarcimento di 3mila euro al ragazzo, dopo essere stata da lui denunciata per non aver pagato tutto lo stipendio pattuito.
Percorso quindi molto diverso rispetto a quello del padre Giuseppe, ex esponente del Clan Lo Russo, ucciso in un agguato mafioso nel 1999, nell’ambito della faida per la strage di Acerra. Il padre era stato ammazzato dal boss di Donnaregina Giuseppe Misso, rimasto vedovo dopo che la moglie era stata freddata a colpi di fucile nella strage di Acerra del ‘92. Cinque furono i delitti per vendicare la moglie, uno fu proprio quello di Giuseppe Perinelli. Il 21enne aveva solo due anni quando il padre è stato ucciso e si era sempre tenuto lontano dall’ambiente malavitoso. Amava il calcio e questa passione lo ha accompagnato fin da bambino, il suo sogno era infatti quello di poter un giorno giocare in una famosa squadra. Gli agenti stanno svolgendo indagini in diverse direzioni, anche se la più probabile sembra quella di una rissa tra giovani del posto. Nella zona dell’accoltellamento vi è molta tensione per i pentimenti di diversi capiclan, per questo motivo anche la possibilità di un agguato mafioso non viene abbandonata dagli inquirenti.
Si è costituito l'uomo che la scorsa notte ha accoltellato a morte il 21enne Raffaele Perinelli a Napoli. L'ambulante 31enne si è presentato ai carabinieri di Casoria assistito da un avvocato e ha confessato di aver colpito con una coltellata al petto il giovane, al culmine di una lite.
I due pochi giorni prima avevano avuto un diverbio e il loro incontro casuale nel quartiere Miano - l'assassino in auto e la vittima a bordo di uno scooter - ha fatto riesplodere il contrasto. Il 31enne ha spiegato che girava armato per timore di essere aggredito da Perinelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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