È stata la moglie a trovare Mario sul pavimento di casa quest'estate. L'uomo è morto a causa dell'assunsione di una droga chimica comprata a poco prezzo su Internet. La sostanza non è ancora illegale, si può trovare facilmente sul web e si riceve comodamente per posta via raccomandata.
Come riporta La Stampa, Mario - 42 anni e due figli - è la prima vittima italiana dell'U47700, un oppioide sintetico chiamato "Pink".
Negli Stati Uniti hanno già perso la vita 46 persone a causa di questa sostanza. L'uomo aveva acquistato questa droga pagando in Bitcoin (la moneta virtuale).
Alla tragica vicenda torinese si aggiunge anche il fatto che al Sert - dove l'uomo era seguito - non abbiano riconosciuto l'assunzione della sostanza, dichiarando che nel suo sangue , pochi giorni prima della sua morte, non c'erano tracce nè di eroina nè di altre sostanze.
Ora la procura di Torino ha aperto un'inchiesta per capire come l'informatico sia arrivato alla sostanza. Il 42enne assumeva già delle droghe. La moglie ha riferito che "inalava, sniffava e si drogava per via rettale".
Ma sarebbe stata proprio la "Pink" a bruciargli il cervello. "Si addormentava in piedi, è finito in ospedale in preda ad una crisi epilettica". Ma anche lì i medici avrebbero riferito che si trattava solo di un attacco d'ansia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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