Cronache

Adesso pure i preti puntano ad andare in pensione con Quota 100

Anche i preti sono interessati ad andare in pensione mediante Quota Cento. Molte parrocchie rischiano di rimanere senza guida spirituale

Adesso pure i preti puntano ad andare in pensione con Quota 100

Quota 100 interessa pure ai preti. I sacerdoti sono cittadini comuni. L'abito, in materia pensionistica, non ha alcuna rilevanza né crea distinguo rispetto ai diritti acquisti da chi, diversamente, non indossa la talare.

Le chiese italiane, da qui a qualche anno, dovranno fare i conti con la crisi delle vocazioni. Sempre più parrocchie resteranno scoperte. Si parla di affidarle ai laici. Il Vaticano intende risolevere il problema, sdoganando i "viri probati". Durante il prossimo ottobre se ne discuterà con un Sinodo specifico, organizzato in Amazzonia. Ma perché i consacrati dovrebbero rinunciare a quanto previsto per chi ha almeno 62 anni e ha versato contributi per 38 anni?

Il fatto che molte parocchie possano rimanere senza guida spirituale, del resto, non sembra scoraggiare chi desidera sfruttare il provvedimento legisaltivo adottato dall'esecutivo per andare in pensione con anticipo. La vicenda, che è stata approfondita su Avvenire per via di un singolo caso, è stata riportata sull'Huffington Post. I preti non possono essere esclusi dal novero di coloro che potranno sfruttare gli effetti giuridici comportati dall'approvazione di Quota Cento. A sottolinearlo è stato Vittorio Spinelli, attraverso la risposta a una missiva pubblicata sul quotidiano della Conferenza episcopale italiana: "In merito al cumulo dei contributi versati in diverse gestioni previdenziali - ha scritto - , l'Inps non si è mai espresso nelle sue circolari (o in messaggi diffusi al pubblico) sulla sua applicazione al Fondo Clero. Di qui l'incertezza nelle stesse sedi Inps e nei patronati sul diritto degli interessati. Confermo, tuttavia - ha concluso Spinelli - , che il cumulo ha carattere universale e che da esso non può essere esclusa alcuna gestione pensionistica".

Qualunque don presenti le caratteristiche fiscali e anagrafiche richieste dalla riforma, insomma, può fare domanda. Con il rischio di accelerare un processo annunciato: quello per cui, a gestire le parrocchie del Belpaese, siano pure uomini di chiara fede, che, in maniera differente dai sacerdoti tradizionali, non sono passati dal seminario e dalla consacrazione. La Santa Sede adotterà questa novità per la foresta amazzonica. Ma non si può escludere che la prassi possa essere estesa anche altrove. E Quota 100, in questo senso, potrebbe costringere le gerachie vaticane ad anticipare i tempi. Bisognerà vedere i numeri di questi prepensionamenti.

Viene fatto notare, però, che il testo del governo, forse per una dimenticanza, non cita il Fondo Clero. Non ci sono, in sintesi, direttive specifiche destinate ai membri del clero.

Ma gli uomini, ha fatto sapere l'esperto, sono tutti uguali.

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