Cronache

Albania, in carcere per violenze sessuali su minori: verità dopo 11 anni

I bambini che all'epoca incastrarono il direttore di un orfanatrofio raccontarono il falso minacciati dalla polizia e da uno psicologo

Albania, in carcere per violenze sessuali su minori: verità dopo 11 anni

Un volontario inglese ha trascorso undici anni in un carcere albanese con l'accusa di violenze sessuali su minori. Ma a distanza di tempo emerge la verità. I bambini hanno raccontato degli abusi subiti perché costretti da alcuni agenti di polizia e da uno psicologo. Ma era tutto falso.

David Brown, 66enne di Edimburgo, ha speso tutta la sua vita ad occuparsi dei più piccoli e indifesi. Per questo l'accusa di violenze sessuali su di loro era ancora più infamante. Come riporta il Mirror, David per 35 anni si è messo al servizio dei bambini più disagiati e nel 2000 è andato in Albania per aiutare i piccoli rifugiati scappati durante la guerra del Kosovo. Per un anno ha perlustrato le strade del Paese fornendo cibo e cure ai bimbi che mendicavano in strada e successivamente, con il supporto della chiesa albanese e quella del Regno Unito, ha aperto una casa famiglia dove accogliere i più sfortunati. Nel 2006 la polizia ha interrotto la sua attività facendo irruzione nell'orfanotrofio e ha arrestato David: una decina di ragazzini, di età compresa tra i quattro e i tredici anni, avevano raccontato alle autorità di essere stati vittime di abusi sessuali da parte di alcuni operatori britannici che li avrebbero legati, imbavagliati e violentati. Oltre a David, sono finiti dietro le sbarre Dino Christodoulou, 52 anni, e Robin Arnold, 63.

La condanna per David è pensantissima: 20 anni di carcere. L'uomo ha sempre professato la sua innocenza forte soprattutto della testimonianza di molti altri giovani che negavano di aver subito violenze da parte del volontario. Ma a incastrare David c'era il racconto di due ragazzi, Andon Qoshlli, che oggi ha 22 anni, e Denis Aliu che all'epoca dei fatti aveva solo sei anni. A distanza di undici anni i due ragazzi hanno deciso di raccontare la verità e nei prossimi giorni si presenteranno davanti ai giudici per scagionare Davis.

"Lo psicologo e un agente di polizia mi spinsero a dire che David mi aveva abusato. Non lo ha mai fatto e mi dispiace che lui sia in carcere - ha detto Andon - Voglio vederlo fuori e abbracciarlo. David ci ha salvato dalla strada e ci ha dato la possibilità di studiare". Gli fa eco la madre Luisa, 53 anni, che non era con il figlio quando ha fornito la sua testimonianza: "David non dovrebbe essere in prigione. Ha salvato la vita di mio figlio e Andon mi ha detto più volte che era stato Dino ad aver abusato di lui". Una versione che combacia con quella di Denis Aliu, oggi 18enne, che ha raccontato di essere stato terrorizzato da chi lo ha costretto ad accusare David. "Ero troppo piccolo e terrorizzato da quello che stava succedendo. La polizia mi spaventava e lo psicologo mi regalava dolci, palloncini e denaro per farmi confermare la versione che loro volevano. Io chiamavo David 'papà' e so di aver fatto un grosso errore che adesso ho l'opportunità di correggere.

Per 11 anni ho vissuto nel senso di colpa".

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