Cronache

Ruba al supermercato. E i carabinieri pagano ​la spesa per l'anziano

La triste vicenda è accaduta in un supermercato di Vigevano lo scorso martedì: l'uomo aveva tentato di occultare carne, formaggi e verdure ma le barriere antitaccheggio lo hanno colto in flagrante. Al loro arrivo i militari hanno deciso di pagare la spesa all'anziano, che vive di stenti e con una modesta pensioncina

Ruba al supermercato. E i carabinieri pagano ​la spesa per l'anziano

Ci sono alcune storie in particolare che ci ricordano di come questa tremenda pandemia ci stia mettendo in ginocchio sotto molti punti di vista: sanitario certamente, ma anche quello economico sta lasciando degli strascichi via via sempre più marcati e profondi. A Vigevano, un grosso comune della provincia di Pavia, un anziano di 75 anni giusto due giorni fa ha rubato alcuni generi alimentari in un supermercato della catena "Tigros" sito in corso Novara. Implacabilmente le barriere antitaccheggio situate subito dopo le casse hanno suonato, palesando così il gesto compiuto dal vecchietto.

Di lì a poco sono intervenuti i carabinieri: i militari ci hanno messo pochissimi minuti per constatare che l'uomo che avevano di fronte viveva in condizioni di indigenza, da solo - la moglie è deceduta tempo fa - e con una piccola pensioncina che purtroppo non basta neanche a far fronte all'acquisto di beni di prima necessità. Le nostre forze dell'ordine non ci hanno pensato neanche un attimo e, di fronte alla dignità e alla compostezza dell'anziano, hanno deciso di pagare di tasca loro la carne, i formaggi e le verdure che il 75enne stava tentando disperatamente di portarsi via. Anche il direttore del supermercato dov'è avvenuto il tentativo di furto dopo averci riflettuto ha voluto partecipare attivamente evitando di denunciare l'uomo che, pur di mettere qualcosa sotto ai denti, era stato costretto a compiere quel gesto che probabilmente mai nella sua vita avrebbe mai pensato di essere costretto a fare.

Episodi come questo fanno piovere da più parti l'idea di rilanciare la cosidetta "spesa sospesa", che aveva iniziato a prender piede nel nostro Paese in special modo durante il rigidissimo lockdown dello scorso anno, con dei progetti di solidarietà per i cittadini e le famiglie più bisognose, il cui numero purtroppo parrebbe continuare a crescere a vista d'occhio.

Secondo le stime preliminari dell'Istat nel 2020 le famiglie in povertà assoluta in Italia sono oltre 2 milioni (qualcosa come un milione di persone in più rispetto all'anno precedente), con un incremento maggiore nel Nord del Belpaese.

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