Appendino contro Salvini su genitori: "Non faremo marcia indietro"

Durante il XVI congresso nazionale di Arcigay, Chiara Appendino si schiera dalla parte del Garante della privacy, che ha osteggiato Matteo Salvini, e ribadisce il suo completo appoggio alle famiglie omogenitoriali

Appendino contro Salvini su genitori: "Non faremo marcia indietro"

Anche il sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha deciso di dire la sua in merito alla decisione del Garante della privacy che ha respinto l’idea del ministro Salvini di tornare burocraticamente ad utilizzare i termini “madre” e “padre” nei documenti inerenti i figli minorenni.

Due giorni fa il vicepremier ha fatto sapere che, in ogni caso, la sua intenzione di andare avanti sul tema non è retrocessa di un millimetro e che resta ferma in lui la convizione di difendere il diritto di ogni bambino ad avere un padre ed una madre riconosciuti nel loro ruolo.

Dichiarazioni che hanno fatto storcere il naso alla Appendino, che invece crede fermamente nei passi fatti in avanti in favore delle coppie omosessuali, verso le quali ha sempre mostrato il proprio appoggio. Nella giornata di ieri, durante il XVI congresso nazionale di Arcigay, il primo cittadino è così intervenuto all’evento, come riportato da “Il secolo d’Italia”.“Noi rimaniamo dell’idea che sia giusto il passo in avanti che si è fatto e che la posizione di Salvini sia un passo indietro.”, ha affermato con sicurezza. “Noi continueremo per la nostra strada e non faremo marcia indietro”.

Del resto, come insiste la Appendino “essere riconosciuti da legge e da linguaggio non è marginale”. E ancora: “È il primo passo per dimostrare che una cosa esiste. Spesso si pensa che conquistare un diritto sia conquistarlo per qualcuno, invece è un diritto conquistato per tutta la comunità. È il primo passo per dimostrare che una cosa esiste. Spesso si pensa che conquistare un diritto sia conquistarlo per qualcuno, invece è un diritto conquistato per tutta la comunità.

Proprio come Matteo Salvini, ma dal fronte opposto, il sindaco di Torino non intende cedere terreno. “Torino ha dato molto in tema di diritti, sta continuando a dare e così continuerà. A Torino abbiamo iniziato con le trascrizioni all’anagrafe di figli di coppie omogenitoriali, aprendo una strada seguita da molti sindaci. E la città non farà nessun passo indietro in termini di diritti Lgbt ma ove possibile continueremo a fare fatti”.

Di diverso avviso Giorgia Meloni, che su Facebook ha invece commentato: “Il Garante della privacy (ex parlamentare Pd) boccia il ripristino delle diciture padre e madre sulle carte d’identità per i figli minorenni,

vuole tenere genitore 1 e 2. Avvertitelo che privacy o non privacy a occhio si vede chi dei due è il padre e chi la madre, e la nostra legge non permette adozioni gay. Basta idiozie”.

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