Cronache

Approvata in via definitiva la legge contro il cyberbullismo: ecco cosa prevede

È stata approvata in via definitiva dalla Camera la legge contro il cyberbullismo dedicata a Carolina Picchio: ecco tutte le misure per proteggere i minori in rete

Approvata in via definitiva la legge contro il cyberbullismo: ecco cosa prevede

L'aula della Camera ha dato il via libera definitivo alla proposta di legge contro il cyberbullismo: il testo, approvato all'unanimità in via definitiva, è ora legge dello Stato.

Il testo "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo", ha avuto un percorso lungo e accidentato: è passato per tre volte dalle commissioni e le aule di palazzo Madama e di Montecitorio. Oggi ha avuto l'ok definitivo alla quarta lettura con 432 voti favorevoli e nessun contrario.

Entra così per la prima volta nell'ordinamento una puntuale definizione legislativa di cyberbullismo. Bullismo telematico è ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori. Nonché la diffusione di contenuti online, anche relativi a un familiare, al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo.

La legge, pensata specificatamente per la tutela dei minori on-line, è stata dedicata dalla presidente della Camera a Carolina Picchio, la quattordicenne che si tolse la vita dopo un episodio gravissimo di bullismo in rete. "Si tratta di un primo passo ma necessario e doveroso da parte del Parlamento - ha detto Laura Boldrini - Vorrei rivolgere un saluto, irrituale ma doveroso, al dottor Picchio, che ci segue dalla tribuna. Si tratta del padre di Carolina che purtroppo a soli quattordici anni si è tolta la vita ed è la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo del nostro Paese".

Ecco che cosa prevede la legge.

Oscuramento del web

La legge prevede che il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o anche il genitore) possa chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete.

Se il titolare non provvede entro 48 ore, l'interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore. Dalla definizione di gestore, che è il fornitore di contenuti su internet, sono comunque esclusi gli access provider, i cache provider e i motori di ricerca.

Docente anti-bulli

In ogni istituto tra i professori sarà designato un referente per le iniziative contro il cyberbullismo che dovrà collaborare con le Forze di polizia, e con le associazioni e con i centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio. Al preside spetterà informare tempestivamente le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e attivare adeguate azioni educative. L'obbligo di informazione è circoscritto ai casi che non costituiscono reato.

Più in generale, il Miur, sentito il ministero della Giustizia, ha il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando, tra l'altro, sulla formazione del personale scolastico, la promozione di un ruolo attivo degli studenti e la previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti, mentre ai singoli istituti è demandata l'educazione alla legalità e all'uso consapevole di internet. Alle iniziative in ambito scolastico collaboreranno anche polizia postale e associazioni territoriali.

Ammonimento del questore

In caso di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali via web, fino a quando non vi sia una querela o denuncia il cyberbullo, sulla falsariga di quanto già è previsto per lo stalking, potrà essere formalmente ammonito dal questore che lo inviterà a non ripetere gli atti vessatori. Insieme al minore bullo sarà convocato anche un genitore. Gli effetti dell'ammonimento cessano al compimento della maggiore età.

Piano d'azione e monitoraggio

Il provvedimento individua la finalità dell'intervento nel contrasto del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni attraverso una strategia che comprende misure di carattere preventivo ed educativo nei confronti dei minori (vittime e autori del bullismo sul web) da attuare in ambito scolastico.

Presso la presidenza del consiglio verrà istituito un tavolo tecnico con il compito di redigere un piano di azione integrato per contrastare e prevenire il cyberbullismo e realizzare una banca dati per il monitoraggio del fenomeno.

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