Si stringe il cerchio attorno a Matteo Messina Denaro. Questa mattina la polizia ha infatti arrestato in una maxioperazione nelle province di Palermo e Trapani undici persone, esponenti di vertice della mafia trapanese e fiancheggiatori del boss latitante di Castelvetrano.
Le misure cautelari sono state notificate ai capi del mandamento mafiosi di Mazzara del Vallo e dei clan di Salemi, Santa Ninfa e Partanna. Scoperta inoltre una rete di "pizzini", smistati in due masserie nelle campagne di Mazzara del Vallo e Campobello di Mazzara, di proprietà di due allevatori, Vito Gondola e Michele Terranova - tra gli arrestati -, con il quale il boss dettava ordini ai suoi. Secondo gli inquirenti i bigliettini erano smistati durante i summit e venivano nascosti sotto terra. Solo al termine delle riunioni i "collettori" li andavano a prendere e li davano ai destinatari. I pizzini erano ripiegati e chiusi con dello scotch. Rigide le regole imposte sulla comunicazione: i messaggi dovevano essere letti e distrutti e le risposte dovevano giungere entro termini prefissati, al massimo 15 giorni.
Gli scambi dei bigliettini a un certo punto hanno subito un arresto, che gli inquirenti ricollegano a un temporaneo possibile allontanamento di Messina Denaro dalla Sicilia. I mafiosi non si riunivano mai all’interno delle masserie ma solo nelle campagne, cosa che ha reso più complicato intercettare le loro conversazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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