Cronache

Avezzano, nasce il parcheggio che si "paga" con le preghiere

Per la sosta di un'ora bisogna recitare 10 Ave Maria: "È un'idea giocata sul filo della simpatia per facilitare e aumentare la presenza dei fedeli in parrocchia"

Avezzano, nasce il parcheggio che si "paga" con le preghiere

Pagare il parcheggio con la fede, attraverso la preghiera. Succede ad Avezzano, precisamente nel quartiere di Borgo Pineta, dove un cartello annuncia che la sosta non dovrà essere rimunerata con 50 centesimi o 1 euro: per un'ora basteranno 10 Ave Maria; per due ore ce ne vorranno 20; per cinque ore bisognerà recitare l'intero rosario. Tale tipologia di fermata sarebbe teoricamente riservata prettamente ai fedeli che partecipano alle celebrazioni e alle catechesi in chiesa, ma non è esclusa la presenza di chi - dopo aver simulato di pregare - vada a giocarsi una schedina evitando la funzione.

Marketing spirituale

Don Vincenzo De Mario spiega: "È un'idea giocata sul filo della simpatia per facilitare e aumentare la presenza dei fedeli in parrocchia. Ho messo il cartello pochi giorni fa, quindi è difficile dire quale sarà la reazione della gente ma dai messaggi che ricevo mi sembra che lo spirito sia stato capito. Diciamo che sorridendo sorridendo mi accontenterei anche di una sola Ave Maria per ogni macchina". L'iniziativa ha una duplice funzione: "Chi già partecipa è invitato pregare, per chi non è frequenta può essere un’occasione per riflettere".

Il parroco della Madonna del Passo ha poi spiegato che a controllare l'effettivo pagamento della tariffa "saranno il Signore e la Madonna, anche se qualche bambino mi ha invitato a mettere una macchinetta, che a ogni Ave Maria distribuisca un santino". Don Vincenzo infine ha denunciato che il problema più grande per la sua comunità è rappresentato dalla partecipazione: "La comunità è grande ma la presenza è bassa. I genitori non educano più i figli a venire, dopo la Cresima è difficile vedere dei ragazzi alle funzioni.

Il secolarismo sta frenando tutti, soprattutto le nuove generazioni".

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