Cronache

Le umiliazioni, le botte, i video sui social: così agivano le bulle

I membri della baby gang presente a Siena sono tutte ragazze di 14 e 15 anni. Aggredivano con l'obiettivo di annientare la reputazione delle loro vittime

Le umiliazioni, le botte, i video sui social: così agivano le bulle

Capelli tirati, pugni e schiaffi. Tutto rigorosamente ripreso e poi pubblicato sui social per umiliare le proprie vittime. Questo è il modus operandi di una baby gang tutta al femminile ricostruito dalla squadra Mobile di Siena e dalla Procura dei Minori di Firenze.

Le componenti di questa sono tutte ragazzine con età compresa tra i 14 e i 15 anni. Agivano prima provocando sui social le loro vittime e poi con una scusa le conducevano sul "ring", così è stata ribattezzata da loro l'area industriale dismessa di Taverne d'Arbia a pochi chilometri da Siena, dove agivano. Le forze dell'ordine hanno eseguito dieci perquisizioni a carico di altrettante componenti del gruppo. Sono indagate a vario titolo per reati commessi dal 27 giugno al 19 febbraio 2022. Avevano anche un gruppo Whatsapp in cui condividevano i video delle botte e il nome di questo non poteva che essere "Baby gang". Il capo delle ragazzine è un'altra quindicenne e, stando a quanto è stato ricostruito, sarebbe coinvolta in tutte le aggressioni. L'obiettivo delle violenze sarebbe stato quello di annientare la reputazione delle altre loro coetanee.

Le indagini sono iniziate a fine dicembre 2021 quando una delle vittime ha deciso di denunciare. Secondo quanto emerge, i motivi alla base degli attacchi sarebbero tutti all'apparenza futili. Insistevano sui social offendendo e deridendo altre ragazze e poi con una scusa le conducevano agli appuntamenti stando attente che qualcuna riprendesse la scena. Immediatamente pubblicata sulle storie Instagram e fatta girare su gruppi Whatsapp. Non mancano immagini di aggressioni anche in pieno centro a Siena. La scena è sempre la stessa: la vittima viene aggredita dalla leader del gruppo, spalleggiata dalle altre e quest'ultime intervengono solo in caso di necessità.

Non sono mancati nel tempo gli arrivi all'interno della banda di altri elementi come sono presenti anche video in cui alcune persecutrici, a loro volta, sono diventate vittime dopo aver deciso di lasciare il gruppo.

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