Aggredivano e minacciavano le vittime con coltelli o taglierini costringendole a farsi consegnare denaro contante e telefonini. È quanto emerso nel corso di un'indagine relativa a una sospetta baby gang che, tra novembre dello scorso anno e febbraio, ha seminato il terrore nel centro di Torino. I quattro ragazzi arrestati, di età compresa tra i 15 e 17 anni, sono accusati a vario titolo di rapina aggravata in concorso, tentata e consumata, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, lesioni personali e detenzione di armi da taglio.
L'arresto
Nella giornata di ieri, i carabinieri della compagnia San Carlo di Torino hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni su richiesta della Procura, per quattro minorenni. Secondo quanto riporta l'agenzia stampa Ansa, la baby gang avrebbe seminato il panico nel capoluogo piemontese mettendo a segno, nell'arco di pochi mesi, almeno dieci colpi ai danni alcuni coetanei. Il moduso operandi era collaudato: dopo aver avvicinato e infastidito le giovani vittime con comportamenti molesti, le avrebbero costrette, con l'uso della violenza e il riscorso anche ad armi da taglio, a farsi consegnare soldi o smartphone.
Le indagini
Le rapine sono state messe a segno tra febbraio e novembre dello scorso anno. Le indagini, spiegano gli inquirenti, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei quattro minorenni che sono stati immortalati durante i raid dalle telecamere di sorveglianza cittadina del centro di Torino.
I ragazzi arrestati, dei quali tre sono italiani e uno di nazionalità marocchina, sono accusati a vario titolo di rapina aggravata in concorso, tentata e consumata, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, lesioni personali e detenzione di armi da taglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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