Banche, il piano di Berlino: ​150 miliardi Ue per salvarle

Le difficoltà di alcuni istituti di credito (uno su tutti Mps) non lasciano dormire sonni tranquilli a Renzi e al ministro dell'Economia Padoan. Berlino ora ha un piano per le banche

Banche, il piano di Berlino: ​150 miliardi Ue per salvarle

Le difficoltà di alcuni istituti di credito (uno su tutti Mps) non lasciano dormire sonni tranquilli a Renzi e al ministro dell'Economia Padoan. La debolezza del nostro sistema bancario potrebbe nuovamente scatenare una speculazione che finirebbe per colpire inevitabilmente prima le nostre banche e subito dopo il nostro tessuto economico. Così in Europa il premier è a caccia di fondi per riasanare le banche che arrancano. Una partita dura da giocare in Europa che vede la Germania nel ruolo consueto di "maestrina" che tiene a bada gli scolari più irrequieti. E così negli scorsi giorni da Berlino non sono arrivati segnali rassicuranti per lo sblocco dei fondi da destinare al risanamento delle banche italiane. Ma a quanto pare qualcosa nelle ultime ore è cambiato. E arriva la proposta dalla Deutesche Bank che mette sul piatto un piano che prevede un fondo Ue da 150 miliardi di euro per gli istituti di credito. E il margine di manovra a quanto pare c'è. E le direttive europee lasciano spazio ad una mossa che prevede un aiuto diretto statale per le casse delle banche. Il testo ammette l’erogazione di aiuti di Stato dopo che proprietà e titolari di bond abbiano dato il loro contributo, tuttavia anche qui c’è l’eccezione. L’esborso pubblico può essere totale qualora la condivisione degli oneri generi "esiti sproporzionati" o se si minaccia la stabilità dell’istituto. L'apertura di Berlino in realtà pare come una mossa che è soprattutto negli interessi della stessa Germania. Infattti siamo in buona compagnia: anche le banche tedesche sono in piena difficoltà. C’è la Bremer Landesbank parecchio sottocapitalizzata e la Deutsche Bank bollata come "fragile" dal Fmi. Insomma a quanto pare questa volta non siamo solo noi a non aver fatto icompiti a casa. Pure la Germania presto dovrà correre ai ripari.

Ma dall'Eurogruppo arriva un secco no al piano di Berlino: "Ci sono sempre stati e sempre ci saranno banchieri che dicono 'abbiamo bisogno di più soldi pubblici per ricapitalizzare le nostre banche'. E io resisterò molto fortemente contro queste proposte, perché ancora una volta colpiscono il contribuente, ancora una volta aumentano il debito in Paesi che sono già pesantemente indebitati"."I problemi delle banche - continua Dijsselbloem - devono essere risolti nelle banche e dalle banche.

E la facilità con cui alcuni banchieri dicono 'abbiamo bisogno di soldi pubblici per risolvere i nostri problemi', penso sia davvero problematica. Abbiamo bisogno di leader nelle banche che affrontino da soli i problemi delle banche, invece di dire: 'Signori politici, ecco qui i nostri problemi'. Questa cosa deve finire".

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