Un bambino di dieci anni con un lieve ritardo cognitivo e un deficit comportamentale non può partecipare alla messa perché "può disturbare gli altri".
L'ennessima storia di discriminazione, raccontata da Repubblica.it, è avvenuta a Bari, nella parrocchia Santa Croce di in via Crisanzio. Secondo il racconto di una mamma, don Vito Marziliano avrebbe negato al figlio, affetto da un lieve ritardo cognitivo e un deficit comportamentale, di partecipare al catechismo e alla messa perchè "la sua presenza non permetterebbe agli altri bambini di seguire la celebrazione". La storia inizia circa un anno fa quando la donna, andata a un incontro con le altre mamme, prova a parlare con il parrocco per iscrivere il figlio al catechismo. In quell'occasione, le venne detto di parlare della questione in privato. Decide di lasciar perdere.
La storia si ripete quest'anno. La mamma incontra don Marzialiano, portando con sè un'amica. Il prete avrebbe chiesto alla donna che tipo di problema avesse il figlio per poi ammettere: "Non ho esperienza con questi soggetti". È la mamma a raccontare cosa è successo dopo: "Io gli ho assicurato che il bambino avrebbe avuto sempre l'assistenza di un'educatrice. Poi mi ha chiesto se l'educatrice riuscirebbe a far capire a mio figlio il messaggio cristiano e se lui ha necessità di alzare la voce o alzarsi spesso. E che in quel caso sarebbe stato difficile farlo partecipare anche alla messa".
Le insistenze non sortiscono alcun effetto: "Mi ha detto che dopo tanti anni è finalmente riuscito a costruire un folto gruppo di bambini: la presenza di Antonio durante la funzione della domenica li avrebbe disturbati". Niente da fare. Ora però anche le altre mamme pretendono una spiegazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.