Cronache

Barletta, donna operata al ginocchio con cemento biologico

Questa tecnica chirurgica mininvasiva evita l'intervento di protesi quando non è necessario

Barletta, donna operata al ginocchio con cemento biologico

È il primo intervento in Puglia di cura dell'artrosi dolorosa del ginocchio con subchondroplastica, detta anche 'cemento biologico' ed è stato effettuato presso l'ospedale Dimiccoli di Barletta, nell'unità operativa di Ortopedia diretta dal dottor Rocco Colasuonno. A beneficiarne una donna di 75 anni che, dimessa dopo due giorni, ora deambula senza problemi. La metodica è di recente introduzione. In America settentrionale sono circa ottomila i pazienti trattati con questa tecnica chirurgica mininvasiva, in Gran Bretagna le operazioni effettuate sono state due, così come in Italia e precisamente a Milano. La subchondroplastica, poiché evita l'intervento di protesi del ginocchio, si utilizza in casi selezionati. Nella zona ossea infiammata viene iniettato un cemento osseo naturale e biologico. In questo modo l'osso, rinforzandosi, diventa più resistente alle sollecitazioni meccaniche e contemporaneamente si riducono l'infiammazione e il dolore in maniera molto più rapida rispetto ai trattamenti tradizionali (farmaci, magnetoterapia, bifosfonati).

I pazienti prediletti sono coloro in cui i disturbi vanno collegati all'edema osseo e non ad una reale patologia artrosica. In Italia, infatti, vengono eseguiti più di centomila interventi per l'artrosi dolorosa del ginocchio, ma il più delle volte non esisterebbe la necessità di inserire una protesi. In caso di dolori violenti la risonanza magnetica è in grado di evidenziare un'ampia zona di edema osseo nella parte immediatamente sottostante la cartilagine che scatena la sintomatologia quando l'interessato deambula o assume la posizione eretta. L'uso del 'cemento biologico' rappresenta una via di mezzo fra il trattamento conservativo e quello chirurgico propriamente detto. La clinica Ortopedica del Policlinico di Bari diretta dal Professor Moretti ha avviato uno studio di fattibilità per l'estensione di tale metodica anche in altri distretti articolari. Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl di Barletta, si dichiara soddisfatto:

"Grazie al lavoro di squadra, alla collaborazione attiva tra diverse unità operative e tra le aree amministrative, alla passione degli operatori è possibile sperimentare metodiche nuove che permettono ai nostri cittadini utenti di ricevere a pochi passi da casa la risposta di salute di cui hanno bisogno".

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