Bergamo, gruppo di rom invade il pronto soccorso e picchia un infermiere

I nomadi si sono presentati in ospedale con una bambina ferita lievemente a un dito, pretendendo di saltare i pazienti in attesa

Bergamo, gruppo di rom invade il pronto soccorso e picchia un infermiere

Un nutrito gruppo di rom si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, prendendo a pugni un malcapitato infermiere. I nomadi, come spiega L’Eco di Bergamo, si erano recati nella struttura ospedaliere per accompagnare una bambina della loro famiglia, ferita lievemente a un dito.

Qui sono stati rassicurati dal personale sanitario, che ha constatato come la situazione non fosse certo grave, invitando il gruppetto a mettersi in attesa per la visita.

E a questo punto che i rom hanno dato in escandescenze, intimando ai medici di curare immediatamente la piccola: insomma, non volevano fare la fila come tutti. Dalle parole si è passati ai fatti, soprattutto quando il gruppo di nomadi si è arricchito di amici e parenti convocati telefonicamente a dar manforte.

E così si è formato un capannello di circa trenta rom che hanno, infine, malmenato un povero infermiere di turno, che si è preso un pugno in faccia.

Durissima la denuncia di Carlo Nicora, direttore generale del Papa Giovanni, che parla di "episodi gravissimi, che vanno duramente condannati perché mettono in pericolo i nostri operatori e minano l'incolumità degli stessi pazienti", aggiungendo un giro di vite sulla sicurezza: "Alla luce dei fatti acquista sempre più importanza il percorso di progressivo rafforzamento delle misure di sicurezza che stiamo sviluppando in tutta l’azienda e

in particolare in pronto soccorso, che ha già portato all’introduzione di pulsanti antipanico e di un sistema di videosorveglianza, a cui si aggiungono le guardie giurate armate presenti in ospedale notte e giorno".

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