Strage di Berlino

Berlino, la madre del terrorista: "Colpa della sicurezza italiana"

La famiglia del terrorista parla del passato di Anis Amri e punta il dito contro l'Italia e la Germania, colpevoli, in parte, della radicalizzazione del figlio

Berlino, la madre del terrorista: "Colpa della sicurezza italiana"

Il terrorista di Berlino, Anis Amri, è stato freddato a Milano dopo una sparatoria con due poliziotti italiani. L'Italia si è svegliata più fiera e consapevole delle capacità delle proprie forze dell'ordine. Ma c'è qualcuno che nei giorni scorsi ha messo in dubbio queste capacità: Nour Alhoda Hassani, la madre dello stragista.

L'intervista choc ai famigliari

In un’intervista alla Deutsche Welle, la madre di Amri ammette sotto choc che "i suoi sentimenti di vicinanza al popolo tedesco". Un gesto doversoso, ma dopo punta il dito e parla di "forze di sicurezza in Germania e in Italia che sicuramente hanno delle responsabilità". Insomma la colpa sarebbe nostra. "L’hanno preso un paio di volte, perché non lo hanno rimandato indietro in Tunisia, perché non è stato condannato, perché non è stato incarcerato? Era un sospetto".

Hamida Amri, sorella del terrorista, svela i retroscena della vita del fratello, come, ad esempio, abbia lasciato la scuola a 14 anni. "Da teenager non ha mai mostrato interesse per la religione o l’Islam, non praticava il digiuno durante il Ramadan, non pregava, consumava alcol, si era messo nei guai rubando durante il caos della rivoluzione". Poi però nel 2011 scappa attraverso il Mediterraneo verso l’Europa, rimane in contatto con la sue radici anche durante la detenzione in Italia, in cui, secondo la famiglia "si è radicalizzato". Non solo la sorella ammette che "mentre era in prigione in Italia ci aveva detto di aver incontrato alcuni marocchini ed algerini.

È lì che ha cominciato a cambiare, ha smesso di fumare, ci diceva di non parlargli piu di alcol".

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