Cronache

Bimba di 10 anni muore per rara complicanza da influenza

Quando la piccola è arrivata in ospedale, i medici hanno capito subito la gravità della situazione. Due giorni dopo, Emma si è spenta

Bimba di 10 anni muore per rara complicanza da influenza

Doveva essere una banale influenza. Invece Emma, una bimba trevigiana di 10 anni, è morta ieri pomeriggio, all'ospedale Ca' Foncello, a causa di una rara complicanza.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sabato, la bimba di 10 anni aveva avuto la febbre e quando domenica le sue condizioni erano peggiorate, i genitori l'avevano portata di corsa in ospedale. Lì i medici hanno capito che la situazione era anomala e grave e hanno fatto fare alla piccola tac e risonanza magnetica, esami che hanno confermato i loro dubbi: una compressione cerebrale molto pericolosa. Così, nella notte tra domenica e lunedì, la piccola Emma è caduta in coma. Nei due giorni successivi, gli specialisti dei reparti di neurologia, microbiologia e infettivologia, affiancati da quelli dei reparti di rianimazioni e pediatria, hanno cercato di salvare la piccola. Ma per lei non c'è stato niente da fare e martedì è morta. La piccola frequentava la quinta elementare.

Ora, saranno le analisi a confermare cosa abbia ucciso Emma, ma i medici pensano si sia trattato di una "encefalopatia acuta necrotizzante". Si tratta di una complicanza molto rara, legata al virus influenzale di tipo B. Di questa patologia "sono descritti non più di un centinaio di casi pediatrici nella letteratura scientifica, a livello mondiale ", stando a quanto hanno spiegato gli operatori sanitari della Usl 2 al Corriere della Sera. La patologia insorge in conseguenza alle infezioni virali, "su base metabolica-immunomediata". Tra queste compare anche l'influenza di tipo B. A rendere difficile l'intervento tempestivo contro la patologia contribuiscono "la progressione della malattia in pochissime ore e l’andamento devastante sul sistema nervoso centrale con compromissione dei centri vitali": due caratteristiche che rendono "purtroppo inefficace, in questi casi, qualsiasi tipo di terapia".

La complicanza che ha colpito la bimba ha spesso esiti letali e, anche nel caso in cui il paziente sopravviva, potrebbe comunque registrare gravi conseguenze.

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