La bimba sul palco a Pontida, l'ultimo pretesto dei dem per attaccare Salvini

La polemica insorge dopo un Tweet della giornalista Selvaggia Lucarelli

La bimba sul palco a Pontida, l'ultimo pretesto dei dem per attaccare Salvini

Pontida è un mare di folla che acclama il leader leghista Matteo Salvini. Un’ondata verde di cori, striscioni e applausi. Un successo indiscutibile, se non altro per il numero di persone che ha smosso.

Durante il comizio, durato circa un’ora, Salvini affronta temi dei più disparati e torna a parlare, anche, dei fatti di Bibbiano. Dal palco il leader della Lega torna a ribadire, a gran voce, l’importanza di tenere accessi i riflettori sul caso dei presunti affidi illeciti, emerso grazie all’inchiesta della Procura di Reggio Emilia e che racconta le vicende di sette minori seguiti dai Servizi Sociali della Val d’Enza.

Infine, dopo gli applausi della platea, Salvini chiama sul palco un gruppo di bambini. Poi, ne cita una in particolare: “Fra i bimbi c’è anche Greta se non sbaglio. - annuncia- Tra i bimbi… Greta”. Poi indicandola vicino a lui prosegue: “Questa splendida ragazza con i capelli rossi che, dopo un anno, è stata restituita alla sua mamma. Mai più bambini rubati alle loro famiglie. Mai più bimbi rubati alle mamme e ai papà. Mai più bimbi come merce.” È ancora una pioggia di consensi sul prato di Pontida, questa volta accompagnati da lacrime di commozione per la piccola. Simbolo di ingiustizie e soprusi fatti ai danni di vittime innocenti. Perché così, come è successo ai bambini di Bibbiano, anche Greta è stata allontanata dalla sua famiglia.

Un gesto di vicinanza a tutte quelle persone che sono state vittime di un sistema fallato che ha distrutto intere famiglie e provocato atroci sofferenze. Un gesto che diventa, in un batter d’occhio, il pretesto per attaccare il partito verde. I dem non perdono l’occasione per puntare il dito contro Salvini. E se prima dichiarare vicinanza alle vittime del presunto scandalo era per i dem non altro che “strumentalizzazione politica”, ora gli esponenti del Partito Democratico si spingono oltre e gridano allo scandalo.

“La bimba salita sul palco di Pontida non c’entra nulla con i fatti Bibbiano”. Scrive sulla sua pagina Facebook Alessia Morani, deputata dem. “Salvini deve solo vergognarsi! Solo vergognarsi! Speculare sui bambini fa schifo!”

La polemica insorge dopo un Tweet della giornalista Selvaggia Lucarelli che, per prima, aveva denunciato: ”La bambina Greta portata da Salvini sul palco di Pontida non è menzionata nell'ordinanza del gip di Reggio Emilia riguardante il caso Bibbiano. Inoltre il suo caso non sarebbe stato neppure tra quelli seguiti dai servizi sociali della Val d’Enza”.

Sfugge però un passaggio. Durante il comizio e al momento dell’ingresso sul palco della bambina nessuno ha mai dichiarato che la piccola facesse parte di una delle minori citate nell’ordinanza della Procura. Anche perché, considerando che, al momento, le indagini sul caso sono ancora in corso, chiunque conosca anche soltanto minimamente di cosa stiamo parlando, non avrebbe mai potuto pensare che quella bambina fosse parte lesa nel caso di Reggio Emilia.

“Il tribunale dei minori deve fare un’udienza, deve disporre un decreto. C’è una vicenda processuale che deve essere portata a termine. Sono i provvedimenti che determinano un rientro in famiglia di un minore, è chiaro che nessuno dei bambini del caso non possa ancora essere tornato a casa. Quindi è evidente che la bambina non poteva essere una di loro”, spiega l’avvocato Miraglia. Dunque, chi grida allo scandalo, sta cercando di smascherare un’affermazione che nessuno ha mai pronunciato e che, seppure qualcuno l’avesse fatto, non sarebbe stato credibile, viste le circostanze.

Nel post pubblicato sui canali social la Lucarelli sottolinea però anche che il caso di Greta non è stato trattato dai servizi sociali della Val d’Enza. In realtà, le decine di storie emerse a seguito delle vicende avvenute a Bibbiano, hanno, a poco a poco, lanciato un campanello d’allarme: “In tutta Italia ci sono altri casi Bibbiano?”.

Un quesito talmente evidente da aver portato l’ex governo gialloverde a istituire una commissione d’inchiesta parlamentare sugli affidi dei minori e a inserire nella prerogative di uno dei partiti al comando (Il Movimento Cinque Stelle) la volontà di richiedere una riforma sugli affidamenti. Il caso Bibbiano potrebbe essere soltanto la punta dell’iceberg. Greta non è salita sul palco in quanto vittima dei “demoni” di Reggio Emilia, ma in quanto simbolo di un sistema da rivedere, da cima a fondo.

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