Bmw, il Progetto SciAbile aiuta a rimettersi in gioco

Il pluricampione Zanardi è il trascinatore di giovani e meno giovani con disabilità. Oltre 700 gli iscritti

Bmw, il Progetto SciAbile aiuta a rimettersi in gioco

«La disabilità è un concetto assolutamente relativo e la vita è una grande opportunità». Ad affermarlo è Alex Zanardi che ha dimostrato, con la sua esistenza, quanto sia vera e concreta questa frase. Il «Progetto SciAbile», nato undici anni fa da una partnership tra la scuola di sci Sauze d'Oulx Project di Salice d'Ulzio e Bmw, casa automobilistica che ancora una volta conferma la sua attitudine a sposare iniziative di utilità sociale, offre corsi di sci a persone con disabilità. É sorprendente vedere ragazzi paraplegici, tetraplegici, affetti da disabilità fisiche, ma anche mentali, scendere tranquillamente sulla neve, in compagnia di maestri aggiornati e preparati sulle gestione di certe problematiche, pronti anche a insegnare a sciare a persone affette da cecità.

Il pluricampione paralimpico Alex Zanardi che, in sodalizio con Bmw Motorsport, è stato grandissimo anche nella Blancpain Gt Series scendendo in pista con una Z4 Gt3, è protagonista-padrino, a Salice d'Ulzio, di una lodevole iniziativa. «Ogni anno torno a sciare con i ragazzi del Progetto SciAbile, un'iniziativa che in undici anni ha fatto passi da gigante. É ovvio che non sia sufficiente l'entusiasmo perché occorrono anche molte risorse, visti i costi delle attrezzature che si affinano e migliorano di anno in anno. L'importanza dal punto di vista umano di questo progetto è, però, senza prezzo. É un invito a mettersi in gioco, a ritrovare ancora la curiosità, scoprendo che ci sono altri modi per fare ciò che si faceva prima, in condizioni fisiche ottimali». Sono più di settecento gli allievi che, seguendo i corsi organizzati dal Progetto SciAbile, possono godere della bellezza e del piacere di solcare le piste innevate, sia con i parasci, sia con il parasnowbord. Come «Cocca» Carlotta Visconti che «sciando, scarica la tensione». Col suo maestro Valter Perron, Carlotta, tetraplegica, da 12 anni sfida la velocità, prima sugli sci e ora, grazie a SciAbile, ha provato l'emozione di «surfare» cavalcando il parasnowbord. Non è stato semplice, all'inizio, visto che Carlotta non riesce a stare in piedi, ma grazie a un adattamento specifico dell'imbragatura, ora «Cocca» riesce ad appoggiarsi al telaio agganciato alla tavola. Solo personale qualificato e preparato tecnicamente può trattare gli allievi di SciAbile con disabilità di tipo fisico (50%), cognitivo (34%) e sensoriale (16%). L'età degli allievi va dai 5 e ai 65 anni, con circa il 35% di persone con età inferiore ai 15 anni. «Arrivano da tutta Italia e dall'estero», spiega Claudia Gambarino, psicologa e maestra di sci. Esteban Farias, da Fiorenzuola, vittima di incidente sul lavoro che, quattro anni fa, gli ha provocato una lesione alla L1, si è rimesso in gioco e dopo aver raggiunto un buon livello sciistico, perfezionando la tecnica grazie ad allenamenti intensi, è pronto ad affrontare SlalomAbile, l'attività agonistica nata in collaborazione con lo sci club Sportinia. «Dopo l'incidente - racconta Esteban - non ho perso il sorriso. Sono andato anche a vivere da solo: è stata una sfida continua che ora condivido con la mia compagna.

«Il programma di Corporate Social Responsibility del Bmw Group è orientato al dialogo interculturale e all'inclusione sociale - afferma Roberto Olivi, Corporate Communication Manager di Bmw Italia - e siamo convinti che questo promuova lo sviluppo del territorio e che rappresenti un aspetto positivo sia per le aziende, sia per la società e gli individui.

In questi 11 anni, Progetto SciAbile ha contribuito a infondere fiducia nei ragazzi che hanno partecipato e li ha aiutati ad affrontare le difficoltà con uno spirito diverso. Tanto che ora, alcuni di loro, stanno affrontando una nuova sfida: lo sci agonistico».

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