Bollate, carcerato tunisino prende a morsi e pugni tre agenti penitenziari

Nel carcere milanese di bollate è andata in scena la furia di un detenuto tunisino

Bollate, carcerato tunisino prende a morsi e pugni tre agenti penitenziari

Svolgevano il loro lavoro come sempre. E, benché non sia il più sicuro dei mestieri, non contemplava morsi e botte. Finora, almeno.

Nel carcere milanese di Bollate è andata in scena la furia di un detenuto tunisino. L'uomo era appena arrivato in cella e si trovava nella sezione "nuovi giunti". In pochi minuti, però, la situazione è precipitata. Senza una ragione apparente, infatti, il detenuto si è scagliato contro tre poliziotti penitenziari impegnati nel servizio di "battitura inferriate". Secondo quanto denunciato dal sindacato Uil (polizia penitenziaria Milano), il tunisino avrebbe morso violentemente i tre agenti e li ha poi colpiti alla testa e in altre parti del corpo. Ad avere la peggio, stando al racconto della Uil, è stato un poliziotto che “sembra essere grave. Con un morso - l’aggressore - gli ha quasi compromesso il muscolo in prossimità della clavicola” e, con alcuni colpi alla testa, gli ha provocato “una ferita cui sono stati applicati quattro punti di sutura”.

Un po’ meglio, fortunatamente, è andata agli altri due colleghi della vittima, che se la sono cavata con

diverse ferite e lividi”, giudicati guaribili in cinque giorni dal pronto soccorso. Per riuscire a fermare il detenuto, invece, è stato necessario l’intervento di altri poliziotti e dell’ispettore di reparto.

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