Cronache

Boom di ricorsi dei migranti mette in difficoltà i tribunali

A fronte dell'aumento degli sbarchi, cresce il numero di ricorsi per ottenere l'asilo a fronte dei consueti problemi organici nella magistratura. Il caso di Napoli

Boom di ricorsi dei migranti mette in difficoltà i tribunali

Troppi ricorsi dei migranti e pianta organica sotto il livello di guardia: il tribunale di Napoli rischia di andare in tilt. E viene mandato un nuovo giudice da Roma per tentare di sbrigare al meglio le pratiche che affollano l’agenda dei magistrati napoletani.

Lo riferisce il Mattino che spiega che snocciola tutti i numeri della questione svelando che sono più di 4mila i procedimenti aperti per chiedere asilo o protezione internazionale che sono stati indirizzati alla sezione apposita del tribunale, istituita proprio per la giurisdizione in materia di accoglienza. Il tribunale, infatti, rappresenta l'organo di appello per le richieste di accoglienza rigettate dalle commissioni provinciali. E a fronte dell'aumento degli sbarchi, è aumentato in proporzione anche il carico di lavoro. A fronte di organici, però, risicati.

La questione dei buchi in organico, però, coinvolge anche altre sezioni del tribunale e della magistratura napoletana dato che restano vuote, allo stato attuale, almeno 44 “caselle” a fronte dei 309 magistrati che dovrebbero operare per garantire il pieno organico della giustizia.

Il presidente del tribunale napoletano Ettore Ferrara, al quotidiano partenopeo ha spiegato che: “C’è un’organizzazione tale da prevedere che tutti i procedimenti in materia di riconosciumento della protezione internazionale siano trattati da una stessa sezione che però si occupa anche di altri processi”. Il che finisce per complicare ancora di più la situazione.

Il tribunale di Napoli, in tema di protezione internazionale, ha giurisidizione in quattro delle cinque province che compongono la Campania.

Oltre ai procedimenti avviati a Napoli, deve decidere anche di quelli aperti ad Avellino, Benevento e Caserta.

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