Coronavirus

Dopo il boom di visite chiude la Valle dei Templi: un provvedimento necessario

La scorsa settimana 5000 presenze. In tanti hanno fatto visita alla Valle sfidando la paura del coronavirus. Oggi, la chiusura dei cancelli e la necessità della collaborazione dei cittadini alla richiesta di seguire le disposizioni redatte dal Governo

Dopo il boom di visite chiude la Valle dei Templi: un provvedimento necessario

È questo un momento in cui ci si trova a dovere fare i conti con la realtà le cui regole sono ormai dettate da tutte quelle disposizioni necessarie ad evitare i casi di contagio da coronavirus. Abitudini quotidiane e non solo, dipendono ormai dai comportamenti diligenti, necessari ad impedire al virus di diffondersi sempre di più. Non ci sono stati programmi, appuntamenti e scadenze che in questi giorni non abbiano subito modifiche e rinvii se non annullamenti. Stessi stravolgimenti con gli appuntamenti sono da registrare anche ad Agrigento dove, seppur non vi sono ancora casi dovuti al virus tali da farla considerare una zona a rischio, si sta assistendo ad una serie di grandi cambiamenti. Tra questi, ad avere particolare risalto è l’odierna chiusura della Valle dei Templi.

Analizzando di per se il provvedimento non v’è nulla da dire. Si tratta infatti dell’adeguamento all’articolo 2 del decreto del presidente del consiglio dei ministri. In tal senso viene infatti disposta la sospensione dell’apertura dei musei, delle gallerie, parchi archeologici e altri istituti luoghi della cultura regionali. Si tratta di una disposizione per evitare che si vengano a creare luoghi di aggregazione con la conseguenza di dare al virus maggiore possibilità di potersi diffondere con rapidità, a macchia d’olio, come ha fatto fino ad ora.

Ma come si diceva prima, fin qui un provvedimento assolutamente normale. La cosa che fa particolare impressione è come l’ente Parco Archeologico Valle dei Templi a distanza di una settimana, sia passato da un boom di presenze, in sfida al coronavirus, alla chiusura dei cancelli. Era infatti domenica scorsa quando, accogliendo l’iniziativa lanciata dalla Regione Siciliana, migliaia di persone si sono recate nei siti archeologici di tutto il territorio regionale, approfittando dell’apertura gratuita in occasione della prima domenica del mese. L’invito era stato infatti quello di “invadere” pacificamente i luoghi della cultura. Non sono mancate le adesioni: migliaia.

Famiglie, coppie e singoli cittadini, hanno preso d’assalto i siti archeologici delle varie città siciliane. Fra queste, ad avere un primato di visite, proprio la Valle dei Templi di Agrigento. Più di 5000 i biglietti staccati la scorsa domenica. Nello specifico ben 5.714 ticket per altrettanti visitatori che hanno fatto ingresso nel sito dalle 8:30 fino alle 19:30. Numerose le presenze anche in altri siti della Sicilia. Sono bastati sette giorni e la situazione si è completamente invertita. Tutto chiuso fino a nuovo ordine. Un provvedimento necessario che fa capire come, di fronte ai rischi rappresentati dal virus, tutto può cambiare in pochi giorni. Vi è da dire però che ogni disposizione emanata in tal senso non può funzionare da sola. In questo momento diviene necessario più che mai la collaborazione di tutti i cittadini.

Non è facile adeguarsi ai cambiamenti ma, l’impegno di ogni singola persona di certo può contribuire a fare molto.

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