Cronache

Una borsa di studio per il ragazzo che "spacciava" merendine a scuola

La Fondazione Einaudi vuole premiare lo spirito imprenditoriale del 17enne che aveva creato un vero e proprio "mercato nero"

Una borsa di studio per il ragazzo che "spacciava" merendine a scuola

Invece di essere punito, Antonio, il 17enne che spacciava merendine in una scuola in provincia di Torino, potrebbe essere premiato.

Nel giorno in cui il consiglio di classe decide se sospenderlo o meno, arriva una proposta dalla fondazione Luigi Einaudi che, scrive Repubblica.it, avrebbe contattato il ragazzo per proporgli di andare a Roma e ritirare un assegno a sostegno del suo spirito imprenditoriale.

"Il suo è un esempio da seguire e non da perseguire" - spiega l’avvocato Giuseppe Benedetto, presidente della fondazione - "La sua storia ci ha colpito molto e mi sembra che la sua sia stata una scelta d’impresa applicata. Magari non avrà letto Luigi Einaudi o Friedrich von Hayek, ma la sua attività non credo sia da punire".

Alla numerose critiche rivolte al comportamento al ragazzo "spacciatore di merendine", Benedetto ha replicato: "Non credo che quella di questo giovane sia un’attività illecita, ho sentito parlare di nero, ma non mi pare sia questo da mettere in evidenza in questa storia. Speriamo che gli sia data la possibilità di realizzare i suoi sogni e sia messo nelle condizioni di valorizzare le sue inclinazioni. Mi pare che sia un vero talento imprenditoriale, da quello che gli ho sentito raccontare".

Il preside dell'Istituto Pininfarina di Moncalieri, Stefano Fava, ha proposto una soluzione alternativa alla sospensione, e cioè di inserirlo in un progetto legato all’imprenditorialità: "I professori hanno piena autonomia e decideranno secondo quella che pensano sia la scelta migliore per il suo futuro e l'educazione di tutti gli studenti".

Commenti