Cronache

Bova nel mirino del fisco: sequestrati 1,5 milioni Lui: "È un accanimento"

Sequestrati tre immobili all'attore romano. La replica: "È un sequestro che non ha nessuna ragione di esistere"

Bova nel mirino del fisco: sequestrati 1,5 milioni Lui: "È un accanimento"

Raul Bova nel mirino della Guardia di finanza. Sono sequestrati preventivamente oggi dalla Procura di Roma beni per oltre 1 milione e mezzo di euro al noto attore. Dura la replica di Bova: "È un sequestro che non ha alcuna ragione di esistere, perch‚ sto già pagando un debito fiscale dopo un accordo con l’Agenzia Delle Entrate. È un accanimento".

Il sequestro riguarda due immobili a Roma e uno a Rieti. I sigilli sono stati apposti nell’ambitodell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani. Secondo la ricostruzione degli inquirenti l’attore avrebbe trasferito alcuni costi alla società che cura la sua immagine, con un gioco finanziario che gli avrebbe permesso di pagare un’aliquota Iva più bassa.

"Sono profondamente addolorato per quanto accade con il fisco italiano - ha commentato l'attore -. Prima dell’estate, dopo aver preso atto, «a seguito delle contestazioni della Agenzia delle Entrate, del fatto che i miei amministratori hanno compiuto un errore di cui ora pago le conseguenze io ho, con l’ausilio dei miei consulenti deciso di definire immediatamente un accordo con l’agenzia delle Entrate in base al quale sto da tempo pagando quanto Š poi risultato da me dovuto a seguito delle verifiche ed intese con l’Agenzia delle Entrate".

"Si sta operando su di me con un sequestro che non ha alcuna ragione di esistere, sia perché‚ sto pagando il debito fiscale, di gran lunga inferiore al valore del sequestro, sia perchè, tengo a precisare, non ho commesso alcun reato, come detto e scritto, prima di questo provvedimento, da altri giudici penali". Secondo quanto si apprende il debito fiscale sarebbe

"Mi hanno spiegato - ha proseguito l'attore- che il procedimento penale aperto nei miei confronti per una ritenuta elusione fiscale nasce da un ritenuto abuso di un mio diritto e ci tengo a chiarire pertanto che non si tratta di una evasione fiscale, come riportato dagli organi di stampa e tantomeno riguarda questioni inerenti l’Iva. Mi spiace dunque per questo accanimento dei giudici che hanno ritenuto di concedere questo sequestro, come se fossi un delinquente pronto a far sparire i miei averi, come se non stessi pagando al fisco quanto dovuto". L’attore si è detto "convinto di riuscire a dimostrare in tribunale il fatto che non ho compiuto alcun reato e ovviamente reagirò per evitare che lo Stato, attraverso le sue articolazioni che non dialogano tra loro, pretenda da me, del

538em;">tutto ingiustamente, che paghi due volte per lo stesso debito".

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