Cronache

Brambilla: "Con la mia legge menù vegetariani e vegani nelle mense e nei ristoranti"

Il progetto di legge depositato alla Camera dall'ex ministro

Brambilla: "Con la mia legge  menù vegetariani e vegani nelle mense e nei ristoranti"

La possibilità e il diritto di scegliere anche menù vegetariani e vegani, “in tutte le mense, pubbliche, private e convenzionate, nei ristoranti, nelle caserme, negli ospedali, negli istituti penitenziari, nonché nelle scuole di ogni ordine e grado”. La prevede un progetto di legge depositato alla Camera dall’ex ministro Michela Vittoria Brambilla e illustrato oggi a Milano, in occasione della 5° Giornata Nazionale di riflessione del movimento La Coscienza degli Animali, insieme con un secondo testo che promuove la diffusione della “cultura vegetariana e vegana” nell’ambito dell’insegnamento scolastico.

Durante l’evento, - dal titolo “Io Veg, rispetto la vita”, nell’anniversario della nascita del Mahatma Gandhi – l’ex ministro Brambilla, da vegetariana convinta e fondatrice del movimento La Coscienza degli animali insieme con il professor Umberto Veronesi, ha da subito chiarito il principio: “L’essere Veg - ha detto - è una forma rigorosa e coerente in cui si esprime la nostra consapevolezza di appartenere tutti ad una sola grande famiglia: quella di tutte le creature viventi”. Inoltre, ha parlato di “tre ragioni” che possono motivare la decisione di non mangiare carne e prodotti di origine animale. “La prima – ha sottolineato la Brambilla – è di natura etica ed è fondata sul rispetto verso creature viventi con i quali condividiamo i doni della vita, della sensibilità, della capacità di comunicare. E il primo diritto di tutti gli animali è il diritto alla vita. La seconda è l’elevatissimo impatto ambientale dell’industria della carne, alla quale, secondo i dati resi pubblici l’altro giorno dalla Fao, è imputabile il 14,5 per cento di tutte le emissioni di gas serra derivanti da attività umane. La terza ragione è la tutela della nostra salute, che nei paesi avanzati è minacciata dall’eccesso di grassi e proteine di origine animale, mentre è dimostrato che una dieta vegetariana è associata ad un tasso più basso di mortalità generale e ad una riduzione della mortalità per cause specifiche. Per tutte queste ragioni, intendiamo promuovere la diffusione della cultura vegetariana e vegana e l’adozione di uno stile di vita più sostenibile”.“Gli animali sono i nostri fratelli, i nostri amici. E gli amici non si mangiano”, ha aggiunto l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla.“La carne fa male – sottolinea il prof. Umberto Veronesi, fondatore insieme con l’on. Brambilla del movimento la Coscienza degli Animali – abbiamo dimostrato come i carnivori vivano meno anni dei vegetariani. E quanto più è attivo il vegetarianesimo, tanto più lunga e più sana é la vita. Io sono vegetariano da sempre, perché amo gli animali e credo che, se una persona ama gli animali non deve ucciderli e mangiarli. Si puó e si deve essere vegetariani, é una scelta etica che dovrebbe riguardare tutta la popolazione".

Il progetto di legge sulle mense e i luoghi di ristoro pubblici e privati tutela la scelta alimentare vegetariana e vegana e il diritto dei cittadini e delle cittadine che l’adottano ad un’alimentazione “in linea con i loro principi etici”. Perciò prevede che menù vegetariani e vegani siano offerti, “in tutte le mense, pubbliche, private e convenzionate, nei ristoranti, nelle caserme, negli ospedali, negli istituti penitenziari, nonché nelle scuole di ogni ordine e grado”, che saranno tenuti ad assicurare la possibilità di scelta. Il testo stabilisce che entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge siano fissate dal ministro della Salute le caratteristiche di questi menù e le relative tabelle dietetiche. Le strutture “destinatarie” della norma avranno tempo cinque mesi per adeguarsi, “sulla base di una realistica valutazione della domanda degli utenti dei servizi di ristorazione”. In caso contrario sono previste sanzioni amministrative, aumentate – con possibile sospensione della licenza - se il mancato adeguamento persiste. La seconda proposta modifica il decreto del 2008 su istruzione e università prevedendo che siano attivate nelle scuole “iniziative finalizzate alla promozione dell’educazione alimentare, con particolare attenzione alla diffusione della cultura vegetariana e vegana”. A tale scopo, precisa il testo, i ministeri dell’Istruzione e della Sanità sono chiamati ad organizzare in ogni provincia manifestazioni pubbliche “con il coinvolgimento degli alunni del primo e del secondo ciclo di istruzione”.In definitiva, ha concluso l’on. Brambilla, “è la fame di carne dell’uomo” che lo porta ad allevare gli animali, come diceva il grande scrittore ebreo-americano Isaac Bashevis Singer, in condizioni “da eterna Treblinka”. Io credo che da questo mostruoso campo di concentramento possa liberarli solo l’empatia di un’opinione pubblica sempre più attenta e sempre più informata. Chi conosce la vita, chi sa che cosa significa provare dolore e comunicare sentimenti, non può che nutrire rispetto per la vita.

L’essere Veg - vegetariano e vegano - è una forma rigorosa e coerente in cui si esprime la nostra consapevolezza di appartenere tutti ad una sola grande famiglia: quella di tutte le creature viventi”.

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