Cronache

Brindisi, pregiudicato 19enne ucciso con 3 colpi di pistola

La squadra mobile sta indagando sull'omicidio, le forze dell'ordine sono state allertate dal padre del ragazzo, l'episodio è avvenuto nel rione Perrino, nei pressi dell'abitazione della vittima

Brindisi, pregiudicato 19enne ucciso con 3 colpi di pistola

Ucciso con tre colpi di pistola alla testa. Un agguato che, si sospetta, possa essere un'esecuzione. Giampiero Carvone, pregiudicato di 19 anni, ha trovato la morte per mano di ignoti, nei pressi della sua abitazione a Brindisi, in rione Perrino. Il killer, armato di una pistola calibro 7,65, ha raggiunto il ragazzo in Via Tevere. Carvone aveva dei precedenti per furto risalenti all'estate 2018. Tra il 2018 e il 2019, Carvone era stato arrestato ben due volte in flagranza di reato.

La squadra mobile della polizia sta indagando sull'omicidio, allertata dal padre della vittima, che sui social aveva lanciato un appello per la donazione di sangue. Giampiero Carvone è stato immediatamente soccorso dal 118 e trasportato presso l'ospedale Perrino dove i medici hanno tantato di salvargli la vita, tramite un intervento chirurgico. Purtroppo per lui non c'è stato nulla da fare: il giovane è morto poco dopo in seguito alle gravi lesioni.

Come leggiamo dalla testata online Brindisi Report gli esperti della scientifica hanno rilevato segni di colpi di arma da fuoco in due punti della carrozzeria e sul vetro di una Mercedes parcheggiata di fronte al civico 19, precisamente sulla parte bassa della portiera lato guidato e poco sopra la ruota posteriore sinistra. Sono state inoltre rinvenute schegge anche sul portone d'ingresso del condominio.

Nell'estate 2019, Giampiero Carvone si era reso protagonista del furto di uno scooter assieme ad un suo complice, Nicholas Greco, di un anno più grande. Il misfatto era avvenuto nel quartiere Perrino ai danni del proprietario del mezzo che, in un primo momento, non si era reso conto del furto. I due giovani, arrestati dai carabinieri, erano stati subito dopo rimessi in libertà su disposizione del pm di turno. È probabile che l'esecuzione di Carvone possa essere stata la conseguenza di uno "sgarro" effettuato dal ragazzo. Il movente e le dinamiche dell'omicidio sono tuttavia ancora da accertare.

Le indagini proseguono.

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