Cronache

Brindisi, rapina e spari contro il proprietario di un'auto

Individuato il commando composto da quattro uomini colpevole della rapina di un'auto e del ferimento del proprietario

Brindisi, rapina e spari contro il proprietario di un'auto

Brindisi. Il gip del Tribunale Vittorio Testi, accogliendo la richiesta della pm Simona Rizzo, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 23enne Claudio Rillo, accusato di rapina aggravata e di detenzione e porto illegale di arma da sparo.

L'uomo, esponente di un gruppo criminale in lotta per il predominio della città, sarebbe uno dei quattro autori della rapina a mano armata consumatasi a Brindisi il 28 ottobre 2017 ai danni del proprietario di una Mini Cooper. Egli farebbe parte altresì di una fazione che tra gli altri comprende anche Michael Maggi e Antonio Lagatta, la quale nei mesi di settembre, ottobre, novembre dello scorso anno ha fronteggiato una banda rivale costituita da Antonio Borromeo e Antimo Libardo.

L'attività investigativa avviata in seguito a numerosi episodi criminali commessi con l'uso di armi da guerra, da sparo e kalashnikov ha condotto all'arresto di Diego Pupino, 21 anni, Angelo Ferri, 50 anni e Michael Maggi, 23 anni. Successivamente è finito in manette lo stesso Rillo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il proprietario della Mini Cooper fu assalito da quattro malviventi con il volto coperto dai passamontagna, tra questi uno era armato di pistola. Rillo afferrò il collo della vittima con un braccio, ma questi riuscì a divincolarsi e a scappare, trovando poi rifugio in un locale pubblico nelle vicinanze. Durante la fuga, tuttavia, l'uomo venne raggiunto da un colpo d'arma da fuoco. Subito dopo lo sparo, i ladri sfrecciarono via a bordo di un Alfa Romeo Giulietta rubata il giorno precedente e impiegata poi dalla banda nella rapina del 6 novembre ai danni del portavalori Cosmopol.

Sul luogo dell'aggressione sono stati rinvenuti un bossolo e una cartuccia inesplosa. La consulenza balistica ha raccolto le prove che hanno inchiodato Rillo quale responsabile del colpo sparato. Allo stesso tempo gli è stata anche contestata la rapina del borsello del proprietario dell'auto. Il ladro, infatti, credeva di trovare in esso le chiavi della vettura. La spiccata pericolosità sociale del clan - come hanno fatto notare i Carabinieri - è stata fortunatamente sedata con l'emissione dei vari provvedimenti restrittivi.

Rillo e i suoi complici si trovano ora in carcere in attesa di giudizio.

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