Cronache

"Il bullismo? A 12 anni è normale". Bufera sull'ex sardina Santori

Fa discutere la posizione espressa dall'esponente Pd sul bullismo preadolescenziale. "A 12 anni non è grave". Fratelli d'Italia replica all'ex sardina: "Parole gravi"

"Il bullismo? A 12 anni è normale". Bufera sull'ex sardina Santori

Il bullismo "è normale" a 12 anni. È una fase momentanea e come tale va accompagnato, non combattuto. Insomma, a quell'età "non è grave". Hanno suscitato sconcerto e disappunto le osservazioni del consigliere comunale di Bologna Mattia Santori, che sul tema - particolarmente sofferto nel capoluogo emiliano - ha proposto una soluzione controversa, da taluni reputata all'acqua di rose. L'ex esponente delle sardine oggi tra le fila del Pd, in qualità di delegato del sindaco Matteo Lepore ha presentato le linee guida dell'amministrazione comunale bolognese sulle politiche giovanili ed è proprio sulla problematica del bullismo preadolescenziale che ha offerto un'analisi destinata a far discutere.

Del resto, dopo i recenti episodi di vandalismi e di violenze anche tra giovanissimi non imputabili, a Bologna si attendeva una reazione concreta da parte della giunta Lepore. Le parole di Santori, tuttavia, hanno provocato più di qualche perplessità sulla linea intrapresa. E a finire nella bufera è stata in primis l'ex sardina, che ieri in commissione a Palazzo D'Accursio aveva affermato: "Abbiamo scoperto, ed è stato molto interessante parlare con le psicologhe, che il bullismo è una fase. Il tema non è combattere il bullismo, ma come quella fase si trasforma in età adulta. Se lo lascio lì e non fornisco strumenti, il bullo si trasforma in un adulto aggressivo, maleducato e irrispettoso". Poi, secondo quanto riportato da BolognaToday, l'esponente Pd ha aggiunto: "È normale che a 12 anni i ragazzi facciano atti di bullismo, non è grave. Bisogna accompagnare questa fase e vedere come dopo due o tre anni ho trasformato questo percorso".

Dichiarazioni che hanno innescato una pronta replica da parte dei consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Francesco Sassone, Manuela Zuntini ed Elena Foresti. "Il bullismo purtroppo si verifica anche prima della preadolescenza, non è normale e non va considerato come tale. Le famiglie e le istituzioni scolastiche sono chiamate ad educare, sin dalla prima infanzia, al rispetto, all'inclusione e all'empatia, cioè alla capacità di mettersi nei panni degli altri. Una società che definisce 'normale' il bullismo, a qualsiasi età, o che lo giustifichi rappresenta un fallimento e apre a pericolosi scenari", hanno ammonito gli esponenti bolognesi del partito di Giorgia Meloni, definendo "gravi" le parole del collega di maggioranza.

Gli eletti di Fdi in Comune hanno poi sostenuto che "le conseguenze del bullismo sono gravi e certi comportamenti non possono essere tollerati come 'una fase' anche perché, nel frattempo, c’è chi subisce le conseguenze fisiche e psicologiche di quei comportamenti". Una posizione distinata a fare da contraltare a quella ben più morbida dello stesso Santori, che già a febbraio aveva ridimensionato l'allarme bullismo in città sostenendo: "Non c'è bisogno di fare task force. Non siamo di fronte a un problema irrisolvibile". Anche in quel caso non erano mancate reazioni di dissenso.

Nelle scorse settimane, il delegato del primo cittadino bolognese aveva anche criticato la decisione della polizia di contenere la movida molesta fotosegnalando i giovani.

L'ex sardina aveva parlato di "strategia che rischia di criminalizzare indiscriminatamente una intera fascia di età", salvo poi cambiare idea dopo un incontro chiarificatore in Questura.

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