"Calcio vietato ai profughi per motivi d'igiene", squalificati 14 dirigenti

Il cartello choc contro i profughi divenne un caso mediatico: gli autori oggi sono stati puniti dalla Federcalcio

"Calcio vietato ai profughi per motivi d'igiene", squalificati 14 dirigenti

Dopo la bufera per il cartello affisso il 18 gennaio 2017 sul cancello del campo sportivo Don Mario Zanin, è arrivata la sentenza della Federcalcio.

Pioggia di squalifiche

Oltre un anno fa sul campetto apparve il cartello che recitava: "Per ragioni d’igiene e sanità pubblica è sospeso l’accesso a questo impianto a tutte le persone accolte nel campo base di Cona". Quello dei richiedenti asilo, alle spalle del campo. Divieto arrivato dopo le moltissime richieste dei genitori tesserati nel club ospite del campetto, preoccupati dal ricovero per una sospetta meningite di un 19enne bengalese.

Oggi è arrivata la sentenza del tribunale della Federcalcio: squalifica e divieto a svolgere ogni attività per 34 mesi a 14 dirigenti.

Un duro colpo per gi accusati che dopo la querelle mediatica si erano impegnari a "organizzare momenti di confronto con la collettività e i calciatori ospiti del Centro di Accoglienza per l’integrazione", come ricorda Il Gazzettino.

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