
La legge di Bilancio 2026 riaprirà il capitolo della pace fiscale con la rottamazione-quinquies, la quinta edizione della definizione agevolata dei debiti con il Fisco. La misura consentirà di regolarizzare i carichi affidati all'agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, introducendo piani di pagamento più lunghi e condizioni meno onerose rispetto al passato. Potranno aderire soltanto i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi ma non hanno versato le imposte dovute, mentre resteranno esclusi coloro che non hanno mai assolto all'obbligo di denuncia o che sono stati oggetto di accertamento. "Non è un condono per chi ha fatto il furbo non dichiarando", ha precisato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Come nelle precedenti edizioni, chi aderirà potrà estinguere i debiti pagando solo il capitale e le spese di notifica o procedura esecutiva, senza corrispondere sanzioni, interessi di mora o aggio. Il versamento potrà avvenire in un'unica soluzione o fino a 54 rate bimestrali, pari a nove anni di dilazione, tutte di importo uguale. È stata accantonata l'ipotesi di una rata minima da 100 euro, per rendere la misura accessibile anche ai piccoli contribuenti. Le richieste andranno presentate online all'Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 30 aprile 2026, indicando il numero di rate desiderato. La prima rata scadrà il 31 luglio 2026, l'ultima il 31 maggio 2035. Chi sceglie la rateazione pagherà un tasso di interesse annuo del 4 per cento.
"L'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate, che non può essere inferiore a 100 euro", si legge nella bozza. Questo significa che non si possono rottamare carichi inferiori e che il numero di rate raggiungerà il tetto massimo solo per debiti di almeno 5.400 euro.
Con la presentazione della domanda verranno sospesi i termini di prescrizione, decadenza e le nuove azioni esecutive, inclusi fermi amministrativi e ipoteche, tranne quelli già iscritti. Ma il beneficio potrà decadere: il mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, farà perdere la definizione agevolata, costringendo il contribuente a versare il debito residuo in un'unica soluzione, senza ulteriori possibilità di rateizzazione.
Non potranno accedere alla nuova rottamazione i debiti già inseriti nella rottamazione-quater, la misura ancora in corso e riferita ai carichi fino al 30 giugno 2022. Chi al 30 settembre 2025 risulterà in regola con i pagamenti della quater non potrà sospenderli per passare alla quinquies. Restano inoltre esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi e chi è stato accertato per evasione.
La rottamazione-quinquies include anche le multe stradali di competenza statale - comprese quelle da autovelox, tutor e controlli prefettizi - con la possibilità di beneficiare dello sconto su interessi e aggi. Il capitale, anche in questo caso, potrà essere dilazionato in nove anni. Comuni ed enti locali potranno avviare per conto proprio misure di definizione agevolata per tributi come Imu, Tari e sanzioni municipali.
Il nuovo piano di rientro non prevede una maxirata iniziale né soglie minime, scelta maturata dopo il confronto politico che ha portato ad abbandonare le ipotesi più rigide. Le precedenti sanatorie, infatti, hanno mostrato tassi di adesione non sempre entusiasmanti. Il ragioniere dello Stato, Daria Perrotta, audita a marzo sulla riapertura della quater aveva dichiarato che su un magazzino di 38,5 miliardi al 31 dicembre 2024 risultavano riscossi 12,2 miliardi con un tasso di decadenza del 49 per cento. L'Agenzia delle Entrate-Riscossione gestisce oggi 173 milioni di cartelle per un valore complessivo di 1.273 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 21 milioni di contribuenti.
Secondo le stime, la platea della nuova rottamazione sarà più ristretta: solo una parte dei debitori rientra nella categoria di chi ha dichiarato ma non ha versato, che rappresenta meno del 20% dell'evasione complessiva. I contribuenti che al 2022 avevano ancora una cartella sono 16 milioni.