Settantamila euro sono stati dati mentre cadeva la neve all'ex portiere del Livorno Alfonso De Lucia, dopo il felice taroccamento di Bari-Livorno di Coppa Italia del primo dicembre 2010, finita 4 a 1 a favore dei pugliesi.
Il capo degli scommettitori degli "Zingari" potrebbe essere scagionato su richiesta del suo avvocato Luca Curatti, se il gip di Cremona Guido Salvini riterrà convincente quanto ha raccontato, dopo essere stato latitante per oltre tre anni: per lui si profilano le ipotesi dei domiciliari o dell'obbligo di dimora.
L'acquisto della partita sarebbe avvenuto solo dopo pochi giorni che Ilievski era giunto in Italia per incontrare Almir Gegic, ex calciatore del campionato svizzero, già attivo nel comperare partite in Italia e indicato al macedone da Tan See Eng, il leader degli scommettitori singaporiani che mettevano i soldi per le combine. Tan See eng del quale Ilievski oggi ha delineato ancor meglio il ruolo, descrivendo la sua attività illegale ma anche quella "legale": Dan, era il "manager generale" dei siti di scommesse 188Bet, Sobet, Ibcbft, siti cinesi in cui si poteva scommettere su"partite del campionato mondiale di calcio o forse comunque del calcio europeo", mette a verbale il macedone. "Si trattava di scommesse regolari", ha spiegato Ilievski, che fece puntate "su cinque o sei partite" conseguendo una "grossa vincita".
"È stato a seguito di questa vincita che Tan See Eng mi ha contattato per farmi i complimenti", ha aggiunto il macedone. Da qui l'inizio della "collaborazione", prima come "castigamatti" per recuperare crediti delle scommesse in Grecia e in Macedonia poi come reclutatore di giocatori corrotti in Italia. L'esordio con Chievo-Novara e, subito dopo, Bari-Livorno: prima l'incontro con alcuni giocatori toscani sul litorale della città. Poi quello con De Lucia al Passo della Cisa, con la consegna dei 70mia euro.
Con Salvini e il procuratore Robero di Martino, Ilievski ha ripercorso tutta la vicenda che lo vede implicato e tutte le partite a suo dire truccate in cui ha avuto un ruolo, fornendo dettagli suscettibili di verifiche investigative (l'ex capitano della Lazio Stefano Mauri in tuta a Formello quando si trattò di combinare Lazio-Genoa, i giocatori del Livorno che scendono dall'auto).
Dettagli di cui ha un ricordo nitido anche, forse, per la sua forma mentis di ex poliziotto, componente delle "teste di cuoio" macedoni.Ha anche ribadito di poter trovare quel "selfie" che si fece con Mauri quando, a suo dire, si incontrarono a Formello.
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