Cronache

Cambia sistema per prenotare: ​sui vaccini è il caos. Cosa sta succedendo

Sta prendendo forma la campagna vaccinale anti-Covid in, quasi, tutte le regioni ma con modalità di prenotazione differenti a seconda di dove ci si trova

Cambia sistema per prenotare: ​sui vaccini è il caos. Cosa sta succedendo

Stanno cominciando le campagne vaccinali in, quasi, tutte le regione italiane. Ognuna, però, ha un percorso diverso per far dichiarare, a chi ne ha diritto, l'interesse alla vaccinazione anti-Covid. Non si può parlare di prenotazione dal momento che non è possibile esprimere preferenze riguardo il quando e, inoltre, chi si registra prima non viene vaccinato prima ma semplicemente entra in una lista di attesa. Quest'ultima viene modificata a seconda dell'età e, qualora presenti, dal numero e dalla gravità delle patologie pregresse.

I siti di Lazio e Abbruzzo sono andati in blocco, il primo ha ricevuto più di 203 mila richieste. Problemi, in misura minore, anche per quello della Campania. Nessuna battuta d'arresto per Val d'Aosta e Trentino-Alto Adige, se non che Trento ha finito le dosi per la prima immunizzazione. Da oggi, è possibile manifestare il proprio interesse anche Sicilia, Umbria e Puglia. Dal 9 e 10 febbraio in Toscana e in Friuli Venezia Giulia mentre dal 15 in Emilia Romagna, Liguria e Veneto. Lombardia e Piemonte rispettivamente dal 16 e dal 21 febbraio mentre non si hanno ancora notizie da Basilicata, Calabria e Marche.

Gli unici, però, che al momento hanno la possibilità di esprimere la propria adesione, non essendo obbligatorio, sono gli over80. Una volta completata l'immunizzazione delle persone appartenenti a questa categoria, dopo aver vaccinato gli anziani nelle Rsa, i medici e gli infermieri sarà possibile dire che è stata completata la fase uno. Fino a ieri, il numero degli over 80 vaccinati nelle regioni che hanno iniziato la campagna di vaccinazione superava le 20 mila dosi somministrate, con il Lazio che, a differenza dell'Emilia Romagna, ha deciso di fornire la prima dose anche agli anziani ricoverati in ospedale.

Sono diverse le modalità per prenotarsi, spesso cambiano a seconda della regione in cui ci si trova: Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, e Sicilia, infatti, hanno tutti procedure differenti.

In Piemonte, dove è stato proclamato un V-day per il 21 febbraio, chi deciderà gli elenchi dei futuri vaccinati over 80, seguendo dei criteri ben precisi, saranno i medici di base i quali caricheranno la lista sulla piattaforma online della regione. Una volta completato questo procedimento, le Asl si occuperanno di comunicare il dove ed il quando ai pazienti.

Per manifestare la propria adesione alla campagna vaccinale, in Liguria, dopo un accordo tra Regione, l'azienda sanitaria Alisa e l'Unione Ligure delle associazioni titolari farmacia, ci si dovrà recare in farmacia, dove, inoltre, verrà somministrato il vaccino. Non sarà però l'unica modalità assicura Toti, governatore della Liguria: "Andremo a casa delle persone non autosufficienti, le persone ricoverate saranno vaccinate in ospedale, nei piccoli Comuni allestiremo spazi comuni messi a disposizione dai sindaci, più le prenotazioni attraverso i Cup, i medici di famiglia, le farmacie, gli sportelli delle Asl e online".

In Lombardia, invece, è stato preferito creare una piattaforma ad hoc. Una procedura a tre passaggi di cui, nei prossimi giorni, saranno informati tutti i cittadini lombardi.

In Emilia Romagna bisognerà rivolgersi al Cup (Centro Unico di Prenotazione) e alle farmacie. La regione spera di arrivare a somministrare 300mila dosi settimanalmente attraverso una precisa suddivisione in hub vaccinali del territorio.

La Sicilia, invece, è la prima regione ad affidarsi alle Poste Italiane attraverso una procedura online: sul sito della Regione Sicilia troveranno un link che li porterà sul sito siciliacoronavirus.it dove dovranno inserire dati anagrafici e tessera sanitaria.

Per i meno esperti del computer, la regione ha pensato ad un numero verde (800 009 966) attivo dal lunedì al venerdì.

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