Camorra, scarcerato il re delle mozzarelle

Annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giuseppe Mandara, titolare del gruppo caseraio omonimo: accolta nel merito la tesi difensiva

Il "re delle mozzarelle" torna il libertà. Il tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giuseppe Mandara, titolare del gruppo caseraio omonimo e lo scarcera. I giudici della Libertà hanno accolto nel merito la tesi difensiva dell’avvocato Vittorio Guadalupi.

Mandara, che amava definirsi l'"Armani della mozzarella", era stato accusato di essere in rapporti con i "La Torre", cosca contigua al clan dei Casalesi. Un contatto nato negli anni Ottanta per sopperire alle difficoltà economiche in cui si trovava l'azienda: il boss Augusto lo avrebbe finanziato con 700 milioni di lire. Il 17 luglio scorso, quando era stato nella sua villa di Gaeta, la Dia gli aveva sequestrato un impero da 100 milioni di euro. A carico di Mandara e di alcuni suoi collaboratori il gip di Napoli aveva emesso una misura cautelare per "associazione per delinquere di stampo mafioso" contestando anche reati in materia di tutela della salute pubblica. Secondo gli inquirenti, avrebbe truffato anche prodotti caseari non Dop ma distribuiti e venduti come tali. Stando all'ipotesi dei militari del Noe, normali provoloni venivano venduti come "provoloni del Monaco", una specialità particolarmente pregiata e realizzata in qualità limitata e fatta con latte super selezionato e particolari lavorazioni. A luglio era stato sequestrato il punto vendita adiacente allo stabilimento di Mondragone.

Adesso, però, il tribunale del Riesame ha ritenuto che le prove della commistione tra l’imprenditore e il clan non sono tali da portarlo in carcere. Con molta probabilità, la procura aspetterà le motivazioni del Riesame per presentare ricorso in Cassazione.

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