Cannabis, Cantone: "Meglio legalizzarla"

Il presidente dell'Anticorruzione, Cantone, suggerisce la legalizzazione della cannabis: "Una legalizzazione di una droga controllata ridurrebbe lo spaccio"

Cannabis, Cantone: "Meglio legalizzarla"

Il presidente dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone suggerisce al Parlamento senza giri di parole di legalizzare l'uso della cannabis. "Mi pongo una domanda, anche se non sono in grado di dare una risposta: una legalizzazione di una droga controllata, anche nelle modalità di vendita, non potrebbe avere effetti migliori rispetto allo spaccio che avviene alla luce del giorno nella totale e assoluta impunità e che riguarda amplissime fasce della popolazione giovane?", afferma Cantone intervenendo al forum web AGI "Viva l’Italia". "È un pò un’ipocrisia all’italiana - ha sottolineato Cantone - ci nascondiamo dietro il proibizionismo sapendo che quelle norme sul proibizionismo servono a riempire le carceri, di extracomunitari in gran parte, e nessuno si preoccupa del perchè il fenomeno cresce". A Cantone ha risposto Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri e capofila del gruppo parlamentare a favore della "Cannabis Legale": "Che Lupi e alternativa popolare siano proibizionisti e si oppongano alla legalizzazione della cannabis, del resto, non è una notizia. Nessun membro dei gruppi ex Ncd, infatti, ha firmato la proposta di legge cannabislegale dell’intergruppo. Ma siccome si tratta di una proposta di iniziativa parlamentare sostenuta da uno schieramento trasversale che comprende forze parlamentari di sinistra e i Cinque Stelle, non si pone alcun problema di maggioranza di governo. Resta da capire di quale avviso sia il Pd", ha affermato Della Vedova all'Agi.

"Mi auguro, visto che oltre novanta deputati del Pd sono tra i sottoscrittori della proposta di legge, che il gruppo, a cui sarebbe improprio chiedere di schierarsi in quanto tale, consenta che si arrivi ad una discussione e al voto in aula, respingendo al mittente eventuali richieste o minacce degli alleati di governo - spiega Della Vedova - Lasciamo fuori da questo tema governo e maggioranza e lasciamo che il parlamento voti, poi si vedrà se la maggioranza sarà per un cambio di regime, che porti fuori dall’illegalità mafiosa un mercato che coinvolge sei milioni di italiani e porti miliardi al bilancio dello Stato, oppure se lasciare tutto com’è oggi, senza controlli se non quello tetragono della criminalità organizzata cui il mercato della cannabis garantisce i più facili utili miliardari".

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