Bilancio positivo per le spese delle famiglie a Capodanno: si registra un 25% in più rispetto all'anno scorso.
Quest'anno i consumatori puntano tutto sui piaceri del palato. Stando ai dati rivelati da Confesercenti e Swg, si spende di più a tavola e si taglia invece sul divertimento: infatti, il 31% degli italiani ha diminuito la spesa per i divertimenti di fine anno. Torna, quindi, la "voglia di spendere" e così la spesa totale degli italiani per il cenone di Capodanno cresce di 140 milioni di euro rispetto al 2014.
Quasi due italiani su tre consumeranno a casa il cenone di fine anno, divisi tra chi preferisce organizzare nella propria abitazione e chi è stato invitato da amici o parenti. Mentre chi sceglie di mangiare fuori va al ristorante e cresce la preferenza dei giovani per l'agriturismo. Dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili delle feste di fine anno salgono il cotechino o lo zampone che vengono gustati a tavola da più di due italiani su tre spesso in accoppiata con le lenticchie. Sul 59% delle tavole ci sarà l'uva, mentre le ostriche rimangono un 'must' per appena il 13% degli italiani, anche se il 58% non rinuncia al salmone. L'allarme "carne rossa" lanciato dall'Oms non spaventa gli italiani, tant'è vero che saranno serviti 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi.
Chi si metterà in viaggio sul territorio nazionale preferirà invece quest'anno i piccoli centri d'arte, a scapito delle grandi città, come Roma, Firenze, Venezia, penalizzate dalla preoccupazione per possibili azioni terroristiche.
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