Cronache

Carabinieri nella villa di Grillo: ricostruita la notte dello stupro

I militari hanno effettuato un sopralluogo casa di Porto Cervo dove sarebbe avvenuta la violenza di gruppo: sequestrati sette cellulari

Carabinieri nella villa di Grillo: ricostruita la notte dello stupro

Sette telefoni per scoprire la verità. I carabinieri sono tornati nella casa di Porto Cervo di Beppe Grillo dove lo scorso 16 luglio sarebbe avvenuta una violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza italo-scandinava. A commettere lo stupro, al termine di una notte trascorsa insieme in discoteca, secondo la denuncia della vittima, Ciro Grillo, figlio del comico genovese, e suoi tre amici.

Nelle ultime ore i militari hanno effettuato un nuovo sopralluogo nell'abitazione del fondatore – e ora garante – del Movimento 5 Stelle. Gli inquirenti hanno messo le mani su sette cellulari, convinti che all'interno degli smartphone possa celarsi la verità su quella notte di metà luglio.

Il procuratore, scrive Repubblica, ha affidato a un perito la trascrizione completa del contenuto dei sette telefonini: cinque dovrebbero appartenere a Ciro Grillo e ai suoi tre amici, e gli altri due alla ragazza. Contenuto che potrebbe rivelarsi decisivo, visto che gli investigatori potranno venire a conoscenza delle conversazioni tra i quattro amici nelle ore precedenti, durante e susseguenti alla notte incriminata.

Sarebbe stata effettuata la cosiddetta "copia forense" degli smartphone, che consiste in una "fotocopia" in digitale dei contenuti del dispositivo mobile. Un documento importante, forse fondamentale, a disposizione delle parti, alle quali sono stati accordati sessanta giorni a disposizioni per effettuare le perizie.

La 19enne che ha denunciato la violenza subita ha raccontato di essere stata stordita con fiumi d'alcol a Billionaire e dunque abusata a turno, fino all'alba, dai quattro ragazzi. Ragazzi che fin da subito hanno rigettato ogni accusa, spiegando che quello che è accaduto quella notte è stato semplicemente sesso consenziente.

Gli inquirenti continuano a scavare.

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