Cronache

Cartello choc in pizzeria: "Tenetevi pure a casa i figli maleducati"

​La provocazione è di un pizzaiolo di Sondrio di 24 anni, titolare di un ristorante: "Ma la colpa è dei genitori…"

Foto dal profilo Facebook di Gabriele Berbenni
Foto dal profilo Facebook di Gabriele Berbenni

"I clienti che vengono nel nostro locale hanno il piacere di passere il loro pranzo o la loro cena in assoluta tranquillità, senza sottofondi di bambini maleducati che strillano". È questo un estratto del cartello affisso sulla vetrina del proprio ristorante dal titolare Gabriele Berbenni. Il ventiquattrenne è proprietario di una pizzeria a Villa di Tirano, in provincia di Sondrio, e nel suo locale – a quanto pare – è vietato l'accesso a tutti i piccoli maleducati per colpa dei rispettivi genitori: "La colpa è la loro, dovrebbero imparare a educare i loro figli…".

La vicenda è stata raccontata dal Corriere della Sera e il caso ha suscitato polemiche su polemiche. Il tono dell'avviso è scherzoso (il messaggio è firmato "L'uomo nero"), ma il contenuto che contiene è chiaro, anzi chiarissimo. Ed è il seguente:"Avviso a tutti i genitori, lasciate a casa i bambini maleducati, provate ad educarli, nel caso non vi fosse possibile cambiate ristorante o restatevene a casa. Ci riserviamo il diritto di prenderli in cucina a lavare i piatti con tanto di nastro adesivo sulla bocca".

Il giovane imprenditore lavora al fianco della fidanzata Sabrina, impegnata a servire in sala. La fidanzata del ristoratore ha così parlato al Corsera: "In tanti ci hanno dato ragione, ma ovviamente non sono mancate critiche pesanti soprattutto sui social. La verità è che siamo disposti a perdere parte del fatturato pur di tutelare la clientela che cerca un luogo tranquillo e curato". E chiarisce: "Comunque, attenzione, il locale non è vietato ai bambini, tanto che in molti continuano a venire da noi, ma ai genitori che non sanno educarli…".

Andando sul profilo Facebook del pizzaiolo valtellinese, sono in molti a fargli i complimenti per il coraggio e per il senso del messaggio. Un utente, per esempio, gli scrive: "Purtroppo sono a ottocento chilometri di distanza, altrimenti sarei venuto una volta a mangiare la pizza da te, solo per farti i complimenti del cartello attaccato al locale. Sono pienamente d'accordo, con tutto il rispetto per un genitore, ma se non sei in grado di gestire tuo figlio stattene a casa o vai da un'altra parte…". E ancora: "Le faccio i complimenti per tutto e soprattutto per la comunicazione ai genitori maleducati.

Le darei una laurea ad honorem in pedagogia! Sono un'insegnante e so quanta maleducazione hanno i bambini di oggi a causa del disinteresse totale dei genitori a sua volta più maleducati dei figli ovviamente".

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