Case in vendita a 1 euro: l'idea di un sindaco contro lo spopolamento

A Tarsia, nel Cosentino, il sindaco vuole acquisire gli immobili abbandonati per rivenderli alle giovani coppie

Case in vendita a 1 euro: l'idea di un sindaco contro lo spopolamento

A Tarsia, nel Cosentino, sempre più immobili vengono abandonati e le famiglie lasciano il paese, che si spopola sempre più velocemente. Ma, per scongiurare il fenomeno, il sindaco ha deciso di mettere in vendita le case abbandonate, al simbolico prezzo di 1 euro.

L'idea del primo cittadino, Roberto Ameruso, è di acquisire le case abbandonate e rivenderle simbolicamente a giovani coppie, così da garantire un futuro a Tarsia, importante centro dal punto di vista storico, dato che durante il Fascismo è stato luogo di un campo di internamento. Gli immobili disabitati, chiesti dal Comune, sono una ventina al momenti e "la gran parte sono di proprietà di persone che non hanno più interesse a tenerle", secondo quanto spiega il sindaco a Tgcom24. La giunta ha stilato un Regolamento per inserire le case nel patrimonio comunale. Il passo successivo sarà "l'approvazione di un bando rivolto alle giovani coppie". Ma il vantaggio, per chi deciderà di comprare casa a Tarsia, potrebbe non essere solo il prezzo stracciato:"Stiamo valutando anche la possibilità di evitare agli acquirenti le spese notarili, con una cessione a titolo gratuito degli immobili".

L'idea di Ameruso non è nuova: risale a più di 30 anni fa il caso di Badolato, centro del Catanese messo in vendita a prezzi bassissimi. Ora, però. Badolato è un borgo completamente rinato e ripopolato. A Tarsia si va oltre: le abitazioni sono addirittura gratis e l'acquirente dovrà provvedere solamente alle spese di ristrutturazione. Il sindaco è ottimista sul buon esito dell'operazione: "Abbiamo già riscontrato che ci sono coppie interessate alla proposta".

Ma

sembra che Ameruso non voglia fermarsi al recupero edilizio: "Pensiamo anche all'attivazione di nuove start-up imprenditoriali e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale per un turismo sostenibile".

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