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Quello che Salvini non dice

Salvini è persona troppo intelligente per pensare che noi crediamo alla storiella che racconta. Ma tante volte la fretta è cattiva consigliera

Quello che Salvini non dice

Le elezioni amministrative scaldano il clima politico, come del resto era ovvio aspettarsi. Mentre la sinistra sta naufragando nella farsa delle primarie truffa (Napoli e Roma) e nelle faide tra renziani e non renziani (Milano), il centrodestra si sta incartando sul caso Roma. E proprio nella Capitale sta andando in scena una commedia non chiara e dall'esito incerto. Come noto, Matteo Salvini, dopo averlo benedetto, non vuole più Guido Bertolaso, scelto da Berlusconi, come candidato del centrodestra unito. E ogni giorno non perde occasione di girare il coltello nella piaga, con toni che ormai sanno di sfida aperta agli alleati.

Salvini è persona troppo intelligente per pensare che noi crediamo alla storiella che racconta. E cioè che il ripensamento sia nato da una battuta di Bertolaso, non sufficientemente sferzante per i suoi gusti, sui campi rom della Capitale. Se una alleanza dovesse poggiare sulle dichiarazioni che ogni giorno inondano le agenzie, staremmo freschi. E infatti così non è, anche perché la rettifica in senso salviniano sul problema dei rom era giunta immediata e netta. E poi c'è una tale sproporzione tra la presunta gaffe e la solidità del candidato Bertolaso che qualcosa non torna.Il caso Roma è evidentemente un pretesto che Salvini sta usando per fare o preparare altro.

Che cosa abbia in testa il giovane leader non lo sappiamo. Tirare la corda per stare tutti i giorni sui giornali mi sembra un'ipotesi riduttiva. Cambiare in corsa con un candidato per aumentare la probabilità di vincere le elezioni? Non risulta ne abbia sotto mano di più forti di Bertolaso. E allora? Potrebbe essere che stia valutando l'ipotesi di andare al voto su una piazza per lui non decisiva - da solo o con alleati diversi da Forza Italia e Fratelli d'Italia (qualcuno dice i grillini) per vedere l'effetto che fa. Un test, insomma, in vista di elezioni politiche che potrebbero incombere visto l'aria che tira - prima della scadenza naturale.

È legittimo che Salvini pensi se lo pensa di proiettare se stesso e la Lega su orizzonti diversi e inediti. Ma dubito che ci siano molti più elettori dei suoi attuali disposti a seguirlo in avventure spericolate. Tante volte la fretta è cattiva consigliera.

In politica puoi sbagliare tante cose, non i tempi.

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