Caso Yara, le cimici nella cella di Bossetti

Una serie di microspie sono state posizionate nella cella dove Bossetti è detenuto: rimosse perché scoperte dai compagni di cella

Caso Yara, le cimici nella cella di Bossetti

Massimo Bossetti è sotto controllo. Il muratore di Mapello accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio sarebbe stato sorvegliato con delle cimici in cella. Uno strumento di indagine comune e ultilissimo per la procura che però non ha dato i risultati sperati dato che i compagni di cella di Bossetti hanno scoperto la presenza delle microspie. Nella sezione protetta dove si trova dal giorno del suo compleanno, il 28 ottobre, dopo quattro mesi in isolamento, il carpentiere accusato di aver ucciso Yara parla poco o nulla del suo caso giudiziario. Meno ancora dopo che alcuni detenuti si sono accorti di quelle lucine strane. Cimici. Tutti zitti tranne che per un "shhhh" pronunciato proprio da chi condivide la cella con Bossetti.

Le microspie a quel punto sono state immediatamente rimosse.

Non scandalizza che ci fossero, perché le intercettazioni ambientali sono uno strumento di indagine molto utilizzato anche nel mondo parallelo dietro le sbarre. Ma la prossima volta forse gli inquirenti farebbero bene a nasconderle in modo più accurato perché solo così sarebbero utili per arrivare alla verità sull'omicidio di Brembate.

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