La Cgil paga agli immigrati i corsi di formazione e di lingua italiana

A Napoli il sindacato offre corsi agli stranieri per imparare un lavoro e per apprendere la lingua italiana: "Molti parlano solo napoletano"

La Cgil paga agli immigrati i corsi di formazione e di lingua italiana

Corsi di formazione per immigrati pagati dalla Cgil, con tanto di rimborso spese. Succede a Napoli, dove il sindacalista Ciro Nappo, parlando con AnsaMed, ha così spiegato i tentativi dei sindacati di integrare gli stranieri nel mercato del lavoro italiano.

La sezione campana del primo sindacato d'Italia ha così lanciato e portato a termine un percorso formativo di tre mesi per trenta immigrati, in una scuola edilizia gestita da docenti del Centro di Formazione Maestranze edili della città partenopea.

Albanesi, tunisi, ivoriani e rumeni: tutti insieme per tre mesi ad imparare un mestiere, con tanto di attestato che consentirà loro di far valere le proprie competenze in tutta l'Unione europea. "Il progetto - spiega Nappo - viene portato avanti da noi con la collaborazione della Regione, con l'obiettivo di dare opportunità lavorative a persone socialmente più deboli in una città come Napoli in cui il settore delle costruzioni è particolarmente multietnico".

"Siamo partiti - spiega Nappo - dall'insegnamento dell'italiano, perché molti arrivano in Italia e imparano il dialetto napoletano. Ma Napoli è ormai sempre più solo un luogo di transito, questi lavoratori spesso vanno poi in altre zone d'Italia e devono sapersi esprimere. Poi lo abbiamo indirizzati verso le diverse specializzazioni come fabbro, carpentiere, muratore".

Una chance in più per lavorare in maniera regolare: "Spesso - racconta Nappo - anche aziende che offrono contratti regolari, poi quando assumono questi lavoratori non applicano il contratto nazionale e non applicano le norme di sicurezza sul loro lavoro."

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