Dopo quella terribile notte estiva in Sardegna, uno dei componenti del gruppetto di amici del presunto stupro, in chat si sarebbe vantato con un altro dei rapporti di gruppo avuti e di come la ragazza ne fosse uscita zoppicando. C’era anche un cameraman che girava i filmati delle loro prodezze e che aveva fatto “4 video facili facili” all’oscuro della vittima. Dopo solo due settimane un’altra festa con altre ragazze. “Dici che ci scappa il 3 vs 1?” e ancora “Poi ti farò vedere”. Chat roventi che sono diventate una delle prove principali a carico del figlio di Beppe Grillo, Ciro, e dei suoi amici: Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Tutti accusati dalla Procura di Tempio Pausania della violenza sessuale che si è verificata la notte del 17 luglio 2019 nella casa del comico genovese in Sardegna, a Cala di Volpe, nei confronti di Silvia, studentessa italo-norvegese.
Le chat roventi
I quattro amici 22enni si sono scambiati messaggini, tra loro e anche con altri conoscenti, ora depositati con la chiusura dell'istruttoria e a disposizione della difesa. Come riportato da La Stampa, uno dei più significativi sarebbe stato inviato proprio il 17 luglio alle 14,15, subito dopo la presunta violenza sessuale. Capitta scrive a un suo amico: “Non puoi capire”. E alla richiesta di spiegazioni, continua con “No non puoi capire 3 vs 1 stanotte lascia stare”. L’amico vuole sapere sempre di più e alla fine Capitta lo liquida con un “No poi ti farò vedere" e qui si capisce che ci sono dei video da mostrare, ma Capitta ha negato di aver inoltrato i file.
Il 22enne confessa di essere stato ubriaco marcio e il suo interlocutore mostra di non fare fatica a crederlo. Abbozza qualche nome e ci becca in pieno con Francesco Corsiglia e Ciro Grillo. Le indagini hanno però portato a svelare che Consiglia ha avuto quella notte un rapporto da solo con la ragazza e che i tre erano invece Grillo, Capitta e Lauria. “Non si può fare 'sta vita poi vi racconterò, ora non si può ancora”, nei messaggi anche insulti nei confronti della presunta vittima. Capitta scrive poi dettagli che per gli inquirenti sarebbero significativi al fine delle indagini. “Comunque c'era il cameraman sai che non me le faccio scappare queste occasioni. 4 video facili ora sono stanco... poi vi farò vedere tutto”. Sarebbero quindi quattro i video, e non 3 come si pensava all’inizio. Spiega all’amico che la ragazza era una tr… e che lui ci avrà parlato sì e no mezz’ora, insomma, una sconosciuta.
Un'altra festa simile 15 giorni dopo
L’amico ha quindi chiesto “Prima chi aveva bocciato di voi?”. Capitta: “Non lo so, ero ubriaco marcio”. Poco prima aveva parlato delle condizioni di Silvia dopo la nottata, definendola fortemente provata, e il suo interlocutore aveva aggiunto: “Poveraccia...”. Poco dopo un’altra chat, sempre Capiitta ma cambia il destinatario dei messaggi: “Abbiamo fatto un casino stanotte”. E ancora a vantarsi: “3 vs 1”. Poi altri messaggi ad amici diversi, sempre uguale “3 vs 1 a Porto Cervo e non ti dico altro frate”. Stesse parole ripetute anche nei giorni seguenti in altre chat.
Il 2 agosto, due settimane dopo la folle notte, un dialogo in chat tra Ciro Grillo e Capitta, definito dai pubblici ministeri eloquente. Ciro Grillo: “Ho invitato delle tipe a casa”. Capitta: “Ci parte il 3 vs 1? Impazzisco”. Ciro chiede: “Venite da me stasera? 4 o 5? Ahahaha”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.