Coronavirus

"Chi si è ammalato non paga": la nuova esenzione per il ticket

Prevista l’esenzione del ticket su numerosi controlli medici per i malati gravi di Covid. Per attuare la misura si ipotizza una spesa di 50 milioni di euro

"Chi si è ammalato non paga": la nuova esenzione per il ticket

Le persone colpite in forma grave da Covid-19 potrebbero non doversi più preoccupare delle spese mediche da sostenere almeno per i prossimi due anni. Se non ci saranno imprevisti dell’ultimo minuto, nel decreto "Sostegni bis" che andrà in Consiglio dei ministri la prossima settimana verranno inseriti 5 commi che avranno la finalità di abolire il ticket per chi è stato costretto al ricovero in ospedale a causa del coronavirus. In pratica visite specialistiche, esami e altri accertamenti saranno gratuiti.

Un sollievo per le tasche di coloro che hanno passato un vero e proprio incubo a causa del nemico invisibile. In base ai dati raccolti fino al 4 febbraio dall’Iss, l’Istituto superiore di sanità,si stima che i soggetti interessati possano essere circa 163mila persone. Un numero già molto alto ma che con il passare del tempo è destinato a crescere ancora in considerazione del fatto che l’emergenza sanitaria non è ancora finita.

In realtà, la possibile abolizione del ticket non risponde tanto a logiche di sostegno economico per i pazienti gravi quanto a motivazioni mediche e scientifiche. Attraverso il monitoraggio, infatti, si cerca di intercettare i casi di cosiddetto "long Covid", quella patologia legata agli strascichi dell'infezione che può andare avanti per mesi anche in forme debilitanti. Ma non solo. Perché attraverso lo screening si potranno studiare gli effetti del virus sul corpo umano permettendo, così, di realizzare una più accurata ricerca clinica sulla malattia.

Ovviamente più saranno i pazienti monitorati e più gli studi potranno essere dettagliati. Per questo si ipotizza che in futuro possano rientrare nella categoria esente dal ticket anche coloro che hanno avuto un quadro severo di malattia ma non sono stati ricoverati in ospedale.

L’abolizione del ticket per i malati gravi di Covid ha un costo che si potrebbe aggirare sui 50 milioni di euro. Le Regioni erogherebbero prestazioni sanitarie a coloro che hanno strascichi legati alla malattia mentre il governo stanzierebbe il denaro che serve a compensare il mancato introito delle amministrazioni locali e li mette nel fondo sanitario nazionale.

le prestazioni sanitarie esentate dal ticket saranno gli esami del sangue e delle urine di vario tipo, elettrocardiogramma, spirometria, ecodoppler, tac toracica, test del cammino, visite specialistiche. Tutti esami utili per capire come agisce Covid sull’organismo anche dopo la negativizzazione, specialmente rispetto ad alcune funzioni come quella respiratoria, cardiaca e renale. Per i soggetti più anziani si presterà un'attenzione particolare che prevederà una valutazione multidisciplinare. Per chi è stato in terapia intensiva e sub intensiva, vivendo una situazione di forte stress emotivo, è passato anche il controllo psicologico.

Il monitoraggio dei pazienti Covid gravi è una strada non nuova ma già avviata negli Usa dove, come ha sottolineato il professore ordinario di malattie infettive nell'ospedale Sacco di Milano Spinello Antinori, esistono programmi di screening ma solo per un anno. Il professore ha evidenziato che chi ha avuto una forma pesante della malattia può avere problemi organici "come fibrosi polmonari che fanno perdere parte della funzionalità respiratoria, oppure come insufficienza renale". Purtroppo non è tutto. Perché lo stesso Antinori ha spiegato che con il tempo stanno emergendo problemi di tipo diverso che sono in corso di studio. Per questo, secondo il professore «è giusto avviare un programma di controlli, questi pazienti vanno studiati". Ma è necessario monitorare anche di chi ha avuto forme pesanti di malattia ma è rimasto a casa in quanto "non tutti i pazienti gravi sono arrivati in ospedale".

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post su Facebook ha spiegato che "questo virus lascia spesso conseguenze anche dopo la guarigione" ma ha garntito che "il Servizio sanitario nazionale si farà carico dell'assistenza gratuita per tutti coloro che ne hanno bisogno, anche dopo le dimissioni dall'ospedale.

Questo monitoraggio ci consentirà anche di acquisire maggiori conoscenze sulle forme più gravi di questa malattia, nell'interesse della collettività".

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