Coronavirus

Chi tira la cinghia e chi tira la corda

Un gradino alla volta il virus sta risalendo la scala, ovvio serrare le fila

Chi tira la cinghia e chi tira la corda

Un gradino alla volta il virus sta risalendo la scala, ovvio serrare le fila. Nell'ultimo decreto Conte, si restringe di nuovo il perimetro d'azione di alcune attività commerciali (bar e ristoranti) e di servizi. Il premier ne ha facoltà, se si tratta di mosse giuste per contenere l'epidemia lo scopriremo nelle prossime settimane. Ma, ancora una volta è così dall'inizio dell'emergenza, il governo non prevede di pagare il conto delle sue imposizioni. Nel nuovo provvedimento non c'è, infatti, traccia di indennizzi per chi è costretto a limitare la propria libertà di impresa, che in pratica significa perdita di fatturato.

Limitare i consumi negli esercizi pubblici ed alcune attività (per esempio lo sport ricreativo), tra l'altro non colpisce soltanto gli operatori diretti interessati, ma va ad incidere su tutta la filiera del settore, coinvolgendo nella contrazione di reddito migliaia di piccole aziende e decine di migliaia di lavoratori probabilmente già in difficoltà per il lungo stop primaverile. Ma non solo: mentre con una mano il governo nega gli aiuti economici, con l'altra riavvia l'infernale macchina del fisco. Venerdì l'Agenzia delle Entrate farà infatti partire nove milioni di cartelle esattoriali (tasse e multe) bloccate da marzo. Mi chiedo: perché, se l'emergenza sanitaria rimane alta e le misure per contrastarla pure, si dà per finita l'emergenza economica delle famiglie, rimaste intrappolate nel Covid e nel lockdown? Qual è la logica di tutto ciò?

Gli errori fatti nei mesi scorsi, evidentemente, non sono serviti a dare una sveglia: se limito la libertà di impresa, devo compensare immediatamente e con procedure chiare ed efficaci. Se così fosse, e se fosse necessario, i ristoranti per fare un esempio potrebbero anche chiudere alle due del pomeriggio e nessuno avrebbe di che recriminare. Ma soprattutto tutti avrebbero di che mangiare.

Conte e i suoi devono stare molto attenti a tirare la corda un pezzettino alla volta, così da non dare nell'occhio. Perché prima o poi l'occhio di tanti italiani cascherà sulla lettera di licenziamento o sull'estratto conto sottozero della banca. E allora non basterà più l'invito a fare i bravi, a portare la mascherina e stare distanziati.

Covid crescente o calante che sarà.

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