Crescere non è mai facile, tanto più in un contesto come l'attuale. Merita particolare considerazione, quindi, il caso di Arval, società di noleggio a lungo termine del gruppo Bnp Paribas, che si appresta ad archiviare un 2014 largamente positivo. «È stato un anno impegnativo - commenta Grégoire Chové, direttore generale di Arval Italia - anche perché il quadro economico non ci ha aiutato. Nondimeno, rispetto alla fine del 2013 il nostro parco auto registra una crescita di circa il 5%. Un risultato significativo, specie se si tiene conto che siamo già leader di mercato con una quota attorno al 25% e che quest'anno il settore, nel suo complesso, è rimasto sostanzialmente stabile». La legittima soddisfazione che si respira in Arval viene poi ulteriormente accentuata alla luce di una precisazione dello stesso Chové: «Vedo un mercato un po' trainato, ma forse dovrei dire drogato, dalle immatricolazioni fatte dai noleggiatori a lungo termine per le società di breve termine. È il cosiddetto rent-to-rent , che nel 2014 ha assunto un peso particolare. Tengo a dire che Arval è estranea a una simile pratica: le nostre performance sono legate a un portafoglio clienti sano e ben distribuito, sul quale abbiamo saputo crescere in termini di quota e penetrazione nei parchi aziendali». E a proposito di crescita, va registrato il dinamismo messo in campo dalla business unit che, ormai da anni, la società dedica alle piccole imprese e alle partite Iva. Un dinamismo ben riassunto da un dato: a fine 2014, dei circa 139mila veicoli della flotta Arval, ben 27mila saranno riferibili alla fascia di clientela delle Pmi e dei professionisti.
Alla luce di questi risultati, quali sono oggi le aspettative per il 2015? «È arduo azzardare previsioni - ammonisce Chové - anche perché un quadro già di per sé difficile è reso ancora più complicato da novità normative come l'articolo 94 del Codice della strada (prevede l'obbligo per i noleggiatori di comunicare alla Motorizzazione il nome dell'effettivo utilizzatore del veicolo- ndr ), che vanno in senso contrario rispetto a qualsiasi logica di semplificazione. Se a ciò aggiungiamo che non è in vista una particolare ripresa economica, è facile immaginare un 2015 più o meno stabile per il mercato del noleggio. In un simile contesto, anche grazie alle ottime performance in termini di soddisfazione dei clienti e di qualità del servizio, Arval prevede invece di mantenere il trend positivo registrato quest'anno. E guarda anche più avanti: precisamente al 2016, con l'obiettivo di superare le 150mila unità in flotta».
E mentre persegue questi ambiziosi obiettivi, Arval non dimentica la responsabilità sociale che, da sempre, è parte integrante della sua visione del business. Ultima in ordine di tempo, ecco quindi l'iniziativa «Sulla strada giusta», con cui la società di noleggio ha scelto di destinare un euro per ogni auto immatricolata a sostegno dell'ospedale Meyer di Firenze, che cura ogni anno oltre 8.
000 bambini vittime, per la maggior parte, di incidenti stradali. «Per Arval la sicurezza è un impegno morale - conclude Chové -. Con Sulla strada giusta promuoviamo per la prima volta un'iniziativa di solidarietà nei confronti dei bambini vittime di incidenti».
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