Coronavirus

"Ci hanno tolto i nostri figli solo perché siamo poveri"

Una storia di degrado che arriva dalla Campania. I bambini, tra i 4 e i 12 anni, erano sul letto circondati dai rifiuti

"Ci hanno tolto i nostri figli solo perché siamo poveri"

Quattro bimbi tolti ai propri genitori perché trovati in una situazione di degrado. “Abbiamo sbagliato, lo abbiamo capito. Ma non siamo dei mostri. Ridateci i nostri bambini” la richiesta del padre. Adesso i pargoli, quattro fratellini di età compresa tra i 4 e 12 anni, si trovano al sicuro, in una struttura protetta. Lontano però dalla loro mamma e dal loro papà.

La terribile storia

A raccontare questa tragica storia che arriva dalla Campania, esattamente da Ariano Irpino, comune di 22mila abitanti della provincia di Avellino, è Libero. La drammatica vicenda si è svolta in un’abitazione poco lontana dal centro. Non sarebbe forse mai saltata fuori se non fosse stato per l’odore terribile che un vicino di casa ha sentito uscire dall’appartamento della famigliola in questione. Subito sono state chiamate le forze dell’ordine che, una volta giunte sul posto, hanno fatto irruzione. A dir poco incredibile la situazione di degrado che gli agenti si sono trovati davanti agli occhi. I fratellini erano sul letto matrimoniale, impauriti e silenziosi, gli occhi sbarrati, circondati da rifiuti maleodoranti, sparsi qua e là sulle lenzuola. Probabilmente erano abituati a restare tutto il giorno in quella posizione, senza giocare, parlare, né guardare la televisione, inesistente in quella casa. In tutta l’abitazione cumuli di spazzatura alta anche un metro, e piatti con cibo ormai putrefatto, lì chissà da quanti mesi. Un bagno impossibile da utilizzare.

I bimbi portati via dai genitori

La giovane mamma, davanti agli agenti, è riuscita solo a dire che era un po’ sporco e che avrebbe messo in ordine. I vigili hanno prelevato i quattro bambini e se li sono portati via. Adesso si trovano all’interno di una struttura protetta nella provincia di Avellino. E i servizi sociali si stanno occupando di loro. Poi toccherà al Tribunale dei Minori di Napoli preoccuparsi dei fratellini. Intanto la procura di Avellino si sta interessando della vicenda.

Secondo quanto emerso, nessuno dei bambini presenterebbe segni di violenza fisica. L’ultima volta che sono stati visti in giro sembra sia stato a scuola e, da quando la struttura è stata chiusa a causa dell’emergenza coronavirus, nessuno ha più avuto loro notizie. Grazie ai tablet messi a disposizione dalla scuola avrebbero però continuato a seguire le lezioni online, almeno fino a quando i giga non sono terminati.

Per il padre la colpa è del Covid

Il padre non accetta assolutamente di aver perso i suoi figli e dà tutta la colpa di quanto avvenuto al Covid-19. Prima infatti descrive la propria famiglia normale, forse non felice, ma che se la cavava. Molte associazioni e privati li aiutavano infatti economicamente e portavano a casa la spesa. Fino alla porta però, non oltre. Era infatti vietato sorpassare la soglia di casa: la moglie era sull’uscio, pronta a vietare l’ingresso. Probabilmente, se qualcuno fosse riuscito a entrare, avrebbe subito allertato servizi sociali e forze dell’ordine. La donna è stata descritta amorevolmente dal marito come “giovane e un po' svogliata”.

Ma il suo compagno smentisce tutto: “Basta questo accanimento nei nostri confronti. Le immagini diffuse a livello nazionale non sono quelle della nostra casa, nessun maltrattamento, noi amiamo i nostri figli e non sono malnutriti”, come ha detto a Irpinia tv. L'uomo ha anche ammesso di aver tenuto nascosta la situazione di degrado proprio per il timore di non rivedere più i suoi figli. Ha inoltre assicurato che adesso lui e la moglie si stanno impegnando per riuscire ad aver una vita normale come nel passato.

Amano i loro bambini e desiderano solo riaverli presto nella loro casa che, assicurano, è stata ripulita e massa a posto.

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