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Ci mancava il bimbo di sesso "sconosciuto"

Ci mancava il bimbo di sesso "sconosciuto"

Si dice che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, ma qui la situazione parte molto, molto compromessa. Naturalmente per il figlio. O figlia? Sì, perché la questione più semplice di questo mondo diventa per il bimbo/a nato/a un vero e proprio dramma voluto dalla stupidità ideologica dei genitori.

Di Searly Doty non si deve sapere quale sia il sesso. I genitori lo hanno fatto nascere in casa di amici, perché in ospedale si sarebbe subito riconosciuta la sua natura sessuale e, quindi, all'anagrafe sarebbe stato iscritto come maschio o come femmina. E, invece, la madre libertaria, politicamente corretta, ha dichiarato che «non intende precludere la scelta del sesso sulla base di un controllo dei genitali».

La semplice evidenza della natura diventa per i genitori di Searly (nome neutro) un problema sociale da risolvere. Ecco, infatti, un'altra affermazione, grondante amore materno: «Mio figlio deciderà da solo, in futuro, il proprio sesso. Non lo stabilirò io».

L'assurdità di questo modo di comprendere la sessualità di un bambino non ha bisogno di tante parole di commento. Ma non vorrei che sfuggisse lo spaventoso sentimento di dominio sulla natura che hanno i genitori del piccolo. Una ribellione demenziale alla condizione umana che è stabilita dalle regole più elementari della vita naturale.

Così, come se fosse il comportamento più ovvio, Searly, crescendo e vedendosi un pene che non gli piace, potrà scegliere per la vagina. Qual è l'educazione che lo porterà a questa decisione? Una confusa e ambigua costruzione della sua identità, di cui non avrà mai una vera coscienza. Può starci che, per una serie di noti motivi, un uomo o una donna decidano consapevolmente di cambiare sesso. Sappiamo che sono scelte impegnative, molte volte dolorose, ma che finiscono per rispettare un'identità personale che non corrisponde alla manifesta sessualità. La chirurgia fa miracoli, e il sesso cambia.

Ma ciò è avvenuto consapevolmente, si è trattato di una decisione assunta sulla base di esperienze vissute che hanno portato alla convinzione di cambiare il proprio sesso. Quello che accade al piccolo Searly è invece un accanimento ideologico contro la sua identità, perpetrato dal modo di pensare dei genitori che dicono di voler lasciare al figlio la decisione su quale sesso avere, ma che in realtà violentano e manipolano la sua maturazione personale, il suo vero mondo d'esperienza, condizionando le sue future scelte. In poche parole: sarà più condizionante per il futuro di Searly il comportamento dei genitori e la loro idea di educazione o la semplice constatazione da parte sua di vedersi tra le gambe il sesso maschile o quello femminile?

Il vero disastro sociale è il pensiero di poter deformare, violentare la natura in nome della libertà dello sviluppo individuale. In fondo a questa strada si trova il mostruoso, c'è la più bieca e arrogante ingegneria genetica che considera l'essere umano come una cavia per esperimenti.

Ovviamente nel nome del progresso e della libertà.

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