Cronache

"Ci servono soldi, devi prostituirti". L'orrore della madre sulla ragazzina

La madre e la sorella della 15enne sono state arrestate con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile. Le intercettazioni choc coi clienti: "L'importante è che tu sia rimasto contento"

Una pattuglia dei carabinieri (foto di repertorio)
Una pattuglia dei carabinieri (foto di repertorio)

Costringeva la figlia minorenne, una ragazzina di appena 15 anni, a prostituirsi. Lo avrebbe fatto con la complicità della figlia maggiore, sorella dell'adolescente, e dell'amante. È una storia dell'orrore quella emerge dalle pagine di un'inchiesta giudiziaria condotta dal procuratore aggiunto del tribunale di Palermo, Laura Vaccaro, e dal sostituto Giorgia Righi. Due giorni fa, il 19 settembre, i carabinieri della compagnia di Partinico (Palermo) hanno eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di 6 indagati accusati a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nonché di atti sessuali con minore. La mamma e la sorella della minorenne sono state arrestate.

L'inchiesta

L'indagine, nata dalla costola di un'altra inchiesta, è scattata a fine agosto 2021. Mediante alcune intercettazioni telefoniche i militari dell'Arma, coordinati dalla Procura, sono riusciti a stanare un giro di prostituzione, che ha coinvolto anche la minore, tra Palermo e Agrigento. Nello specifico è emerso che la 15enne fosse stata indotta dalla madre e la sorella ad intrattenere rapporti sessuali con alcuni uomini in cambio di soldi. A procacciare i clienti sarebbe stato l'amante della donna che, secondo l'accusa, non solo avrebbe approfittatto anch'egli della ragazzina, ma si sarebbe adoperato per organizzare gli incontri. Il padre dell'adolescente, un agricoltore, è toltamente estraneo alla vicenda.

Le intercettazioni

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, i soldi servivano per pagare le spese e i debiti contratti dalla madre della vittima. "Io lo faccio per amore - diceva la madre al telefono con l'amante che chiedeva con insistenza nuovi incontri con la 15enne - ma le mie figlie hanno bisogno". E lui le rispondeva quasi seccato: "Pur pagando casa e tanto altro questa cosa mi è rimasta allo stomaco". Allora la donna si rammaricava: "Che posso farci, purtroppo lei è egoista, - replicava - pensa solo a se stessa". La sorella della 15enne, finita in carcere, era vittima e al tempo stesso carnefice del giro di prostituzione: "Ho bisogno di 40 euro per comprare il latte e i pannolini", spiegava al potenziale cliente. Aveva partorito da poco. Il giorno successivo ne chiedeva 50: "È da ieri che non mangio. Ti ho chiamato adesso così andavo a comprare qualcosa da mangiare".

"È andato tutto liscio"

Stando a quanto riporta Repubblica.it, nel 2018, il tribunale dei Minori aveva disposto il trasferimento delle due ragazze in una comunità. L'anno scorso, la maggiore aveva fatto rientro a casa. La più piccola, invece, aveva il permesso di tornare soltanto nel fine settimana. Ed è proprio durante uno di quei weekend che la mamma avrebbe proposto la figlioletta all'amante. Dopo l'incontro si sarebbe sincerata persino che la ragazzina fosse stata collaborativa. "Com'è andata?", chiedeva la donna. L'uomo rispondeva: "Tutto liscio, anche se ogni tanto piangeva. Con lei mi sono limitato, per rispettarla". Una storia di abusi e soldi in cui la 15enne era diventata merce di scambio tra la madre e l'amante. "Ti faccio uno sconto sul prestito che ti ho fatto - diceva ancora l'uomo -tolti 75 euro, ne restano cento". Poi continuava: "Quando viene, sabato?. L'altro giorno se n'è andata seccata, vero? Poverina, ne ha per altri due anni... sembra pietosa questa bambina. Ma è tanto brava". Poi c'erano anche gli altri clienti da accontentare.

Così, la mamma della ragazzina al telefono con uno sconosciuto: "L'importante è che sei rimasto contento".

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