Una cimice della polizia ha evitato la fuga delle belve di Lanciano

Sono stati arrestati tre romeni per la rapina e le efferate violenze ai danni di Carlo Martelli e della moglie Niva Bazzan

Una cimice della polizia ha evitato la fuga delle belve di Lanciano

La banda di romeni, tutti giovanissimi, che ha rapinato i coniugi Martelli è stata arrestata grazie a un gran lavoro di concertazione tra il reparto operativo dei carabinieri, la squadra mobile e il servizio centrale operativo. Le tre belve di Lanciano hanno massacrato di botte Carlo Martelli e mutilato l’orecchio della consorte Niva Bezzan, sottraendo loro una somma di 1.800 euro. Poi si sono dati alla fuga, finché sono stati fermati nella notte di mercoledì in seguito a un incidente stradale, dove sono stati incastrati dalle tracce di sangue sui vestiti e da oltre 3mila euro cash nascosti all’interno dell’automobile.

Le forze dell’ordine avevano praticamente chiuso il cerchio, visto che in un video girato dalle telecamere di sicurezza di un bancomat, i malviventi erano stati ripresi in volto. Uno di loro – forse il capo – è ancora in fuga e da quanto è emerso da alcune intercettazioni ambientali ci sarebbe un quinto membro donna della banda. I romeni responsabili delle efferate violenze in casa Martelli sono gli stessi che negli ultimi mesi assalivano i bancomat e i distributori di benzina locali con esplosivo.

Quando carabinieri e polizia

rintracciando la combriccola in una casa di via Roma, alcuni uomini sono riusciti a mettere una cimice sulla vettura dei criminali, così da intercettarli e non lasciarli sfuggire alla giustizia italiana. Come si augura soprattutto Niva Balzan, alla quale hanno tagliato l’orecchio: "Li perdono, ma lo Stato deve essere severo con loro".

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