Secondo un’analisi della Coldiretti basata sui dati del rapporto Svimez, nel Sud Italia ben 22mila giovani sotto i quarant’anni di età sarebbero propensi a ritornare tra i campi e lavorare la terra. Questo il numero di coloro che hanno fatto richiesta per l’insediamento in agricoltura. Purtroppo però oltre tre domande su quattro di quelle avanzate, fino a oggi non sarebbero state accolte. E la causa sarebbe da ricondurre ad alcuni errori di programmazione da parte delle Amministrazioni Regionali. Il rischio è anche quello di vedere, in questo modo, la restituzione dei fondi messi a disposizione dall’Europa.
Coldiretti ha infatti elaborato i dati emersi dal rapporto Svimez, centrato sull’utilizzo del budget della Comunità europea per i piani di Sviluppo Rurale nelle regioni del Sud del nostro Paese, nel periodo 2014-2020. La coldiretti ha voluto sottolineare che questa è “Una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma anche per il Paese perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l'occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani come dimostra l'analisi di Svimez sull'emigrazione che supera l'immigrazione al sud”.
Inoltre, sempre secondo quanto dichiarato dalla Coldiretti, “le aziende agricole condotte dai giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in
più”. . La nostra Penisola è al primo posto in Europa per numero di giovani impiegati nel settore agricolo. Nel 2018 sono infatti risultate 57,621 le aziende agricole italiane gestite da under 35.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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